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Cina, approvata la vendita di un farmaco per la cura dell’Alzheimer

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Getty Images)

La National Medical Products Administration ha dato il via libera alla vendita del farmaco GV-971, che ha dimostrato di poter migliorare le funzioni cognitive di chi è affetto da Alzheimer lieve o moderato 

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La Cina ha approvato in via condizionale la vendita di un farmaco per il trattamento dell’Alzheimer prodotto, dopo 22 anni di ricerca, da una collaborazione tra la Ocean University of China, l’Accademia cinese di scienze e Green Valley Pharmaceutical. Il via libera condizionale della National Medical Products Administration è giunto dopo lo studio clinico di fase 3, durato 36 settimane, che ha dimostrato l’efficacia del farmaco GV-971 nel migliorare le funzioni cognitive di pazienti affetti da Alzheimer lieve o moderato. Secondo quanto spiegato da Reuters, il nuovo medicinale dovrebbe debuttare "molto presto" sul mercato cinese, prima che la terza fase dello studio clinico venga ripetuta negli Stati Uniti, in Europa e nel resto dell'Asia per facilitare l'approvazione del farmaco a livello globale.

Il farmaco per trattare l’Alzheimer usa estratto di alghe

Ben 1199 persone hanno preso parte alle prove cliniche trifase, il cui esito ha convinto la National Medical Products Administration a concedere l’approvazione condizionale per il primo farmaco per il trattamento dell’Alzheimer, che ha nell’estratto di alghe brune marine la propria materia prima. Secondo quanto affermato da Shanghai Green Valley Pharmaceuticals “gli studi clinici dimostrano che la molecola GV-971 (sodium oligomannate) ha statisticamente migliorato le funzioni cognitive in pazienti con morbo di Alzheimer da lieve a moderato già dalla quarta settimana, con i benefici che sono stati mantenuti a ogni visita successiva”.

Gli sforzi della medicina nella lotta all’Alzheimer

Il nuovo farmaco per combattere l’Alzheimer approvato dalla Cina si basa sulla possibilità, grazie al trattamento, di regolare la risposta dei batteri dell’intestino, coinvolta nello sviluppo della malattia come dimostrato da studi realizzati in passato. In tutto il mondo, il morbo di Alzheimer colpisce circa 48 milioni di persone, soggette a un graduale degradazione della memoria e delle capacità cognitive, in un processo finora ritenuto irreversibile. Il farmaco approvato dalla National Medical Products Administration offre nuove speranze in un ambito nel quale le aziende hanno investito pesantemente negli ultimi anni, senza però ottenere i risultati sperati: ad esempio, l’azienda Biogen ha recentemente richiesto alla Food and Drug Administration (Fda) l’autorizzazione per la messa in commercio del farmaco sperimentale aducanumab. Tuttavia, Reuters riporta che secondo alcuni analisti del settore il via libera della Fda sarebbe altamente improbabile.