Trattamento al vapore per la vagina, la preoccupazione dei ginecologi

Salute e Benessere

Il monito degli esperti dopo il caso di una donna canadese che si è ustionata le parti intime utilizzando il vapore derivante da un mix di acqua calda ed erbe 

I ginecologi hanno avvertito le donne sui potenziali rischi del trattamento al vapore utilizzato nell’area vaginale, dopo che ha fatto notizia la storia di una donna canadese, che soffre di prolasso alla vagina, che si è bruciata mentre tentava di usufruirne. Lo scrive la Bcc, che al tema ha dedicato un articolo.

La 62enne ha deciso di tentare questo metodo per evitare di essere operata, sedendosi su una bacinella da cui provenivano i vapori di un mix di acqua bollente ed erbe. Il trattamento è durato 20 minuti per due giorni consecutivi, prima che la donna fosse costretta a presentarsi al pronto soccorso con alcune lesioni. Nel suo referto sono state evidenziate ustioni di secondo grado, così come descritto sul Journal of Obstetrics and Gynecology Canada.

Una popolarità crescente

Questo tipo di trattamento ha visto di recente crescere la sua popolarità tra le donne, sostiene la Bbc. Tanto che, in alcuni saloni di bellezza e spa, trattamenti simili per le zone intime hanno preso piede. Chi le propone alle clienti, si difende sostenendo che si tratta di una pratica usata nel corso degli anni anche in Paesi di Asia e Africa e che servirebbe per ‘disintossicare’ la vagina. Gli esperti, tuttavia, hanno voluto segnalare che tale pratica può essere particolarmente pericolosa e affermano che non ci sono prove mediche comprovate che ne garantiscano il successo, nemmeno sul fatto che il vapore possa alleviare i dolori mestruali o favorire la fertilità.

I consigli degli esperti

Intervistata dalla Bbc, la dottoressa Vanessa Mackay, consulente e portavoce del Royal College of Obstetricians and Gynecologists, ha affermato che si tratta di un “mito quello per cui la vagina richieda una pulizia o un trattamento approfondito”, tanto che alle sue pazienti consiglia di utilizzare saponi semplici e non profumati e solamente sulla zona esterna della vulva. "La vagina contiene batteri buoni, che sono lì per proteggerla", ha detto l’esperta, "tanto che il trattamento del vapore potrebbe influenzare questo sano equilibrio di batteri e i livelli di pH e causare irritazione, infezioni come vaginosi batterica e infiammazione. Senza contare che potrebbe anche bruciare la pelle intorno alla vulva", ha specificato. Di recente poi un certo numero di medici ha condiviso la storia della donna canadese al fine di evidenziare i potenziali pericoli derivanti da tale pratica. Il pensiero diffuso sostiene che gli operatori sanitari debbano essere consapevoli delle terapie alternative in modo che possano aiutare le donne a fare scelte adeguate ed evitare potenziali danni per la salute.  

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