Gli effetti benefici del ‘bagno nella foresta’: ridurrebbe l’ansia

Salute e Benessere
Foresta (Getty Images)

Secondo uno studio pilota, condotto da Patricia Giosuè, psichiatra dell'Uoc di Salute Mentale 'Terre del Cerrano' della Asl di Teramo, passeggiare nei boschi circondati dalla natura ridurrebbe sia l’ansia di stato che quella di tratto 

Trascorrere del tempo nei boschi, passeggiando tra gli alberi circondati dalla natura, ha effetti benefici sulla psiche. Secondo un nuovo studio pilota, condotto da Patricia Giosuè, psichiatra dell'Uoc di Salute Mentale 'Terre del Cerrano' della Asl di Teramo, grazie all’aiuto di Silvia D'Angelo, psicologa volontaria, e Osvaldo D'Andrea, responsabile medico della Commissione Cai Abruzzo, il ‘bagno nella foresta’ ridurrebbe sia l’ansia di stato, ovvero quella tensione momentanea causata da un evento circoscritto, che l’ansia di tratto, che tiene compagnia quotidianamente a chi ne soffre. Il ‘bagno nella foresta’ è un’espressione coniata dagli scienziati giapponesi nel 1982 per indicare gli effetti terapeutici delle passeggiate nei boschi.

Studio realizzato nell’area del Cerrano

Per compiere lo studio, presentato alla comunità scientifica all'Aquila durante un convegno nazionale patrocinato dall'associazione mondiale per la riabilitazione psichiatrica, gli esperti hanno monitorato 58 escursionisti (36 donne e 22 uomini con età media di 45 anni), in gita nell’area del Cerrano in un’avventura organizzata dal Club alpino italiano, sezione Abruzzo. Al campione è stato chiesto di compilare appositi questionari dove indicare le proprie sensazioni e il proprio stato d’animo durante l’escursione, fornendo indicazioni utili per valutare i livelli di ansia di stato e di tratto percepiti dai partecipanti.
Durante il test sono stati rilevati anche alcuni parametri in grado di dare indicazioni sull’ansia: la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.
"Il campione è espressione di una popolazione generale interessata alla passeggiata dove è possibile riscontrare anche disturbi di salute mentale comuni (disturbo d'ansia generalizzato, panico, reazioni da stress o adattamento) magari in fase di compenso”, spiega Patricia Giosuè, coordinatrice della ricerca.

I risultati dello studio

Dal test è emerso che il ‘bagno’ nella foresta ha avuto effetti benefici soprattutto sull’ansia di stato e nei soggetti più ansiosi. In media il campione ha registrato anche una diminuzione dell’ansia di tratto: l’effetto è tuttavia inferiore.
"I vantaggi per l'organismo sembrano essere diversi: diminuzione della pressione arteriosa e riduzione della frequenza cardiaca, diminuzione dei livelli di ansia e stress, prevenzione e cura di alcune malattie, come l'ipertensione”, spiega l’esperta di Avezzano.
Il 28 giugno verrà replicato lo studio: sarà così possibile confrontare i risultati emersi con quelli futuri, avendo a disposizione un campione più numeroso e vario.

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