Possibile legame tra l’entrata tardiva in menopausa e la longevità
Salute e BenessereLe donne la cui fertilità termina più in là con l’età, rispetto alla media, avrebbero più probabilità di diventare centenarie. A suggerirlo sono i risultati di un nuovo studio pubblicato sulla rivista della North American Menopause Society
La genetica giocherebbe un ruolo importante nel determinare l’età della menopausa e la longevità delle donne. Le femmine la cui fertilità termina più in là con l’età, rispetto alla media, avrebbero più probabilità di vivere a lungo e di diventare centenarie. A suggerirlo sono i risultati di un nuovo studio, pubblicato sulla rivista della North American Menopause Society, Menopause. Diverse ricerche hanno precedentemente confermato il ruolo della genetica nel determinare l’età d’ingresso nella menopausa, ma mai nessuna finora aveva svelato anche un’associazione con la longevità.
Lo studio nel dettaglio
Per compiere lo studio, gli esperti sono andati in cerca di varianti genetiche correlate al ritardo della menopausa. Per farlo hanno compiuto una meta-analisi di diverse ricerche, tra le quali il Long Life Family Study, l’Health and Retirement Study e il Framingham Heart Study.
È così emerso che le donne in grado di procreare dopo i 40 anni di età avrebbero il quadruplo della probabilità di diventare centenarie rispetto alle altre.
Per chi, invece, partorisce all’età 35 anni la probabilità di arrivare e superare i cento anni di età sarebbe maggiore di 1,5 volte.
"Le varianti genetiche associate alla menopausa in ritardo sono state correlate ad una vita più lunga: sebbene il menarca precoce e il numero totale di anni riproduttivi non siano stati associati ad un invecchiamento più lento, la menopausa in ritardo, con un periodo riproduttivo potenzialmente più lungo, sembra associata a un invecchiamento più lento”, spiega il Dottor JoAnn Pinkerton, direttore esecutivo di NAMS, North American Menopause Society.
Centenari, il segreto della longevità è anche nella dieta
Secondo gli esperti, per vivere a lungo sarebbe necessario “consumare in abbondanza vegetali a ogni pasto, prediligere grassi vegetali, preferire pane e farine integrali, scegliere come fonti di proteine i legumi, le uova, i formaggi e in misura minore il pesce”.