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Nella polvere di fagiolo i segreti per combattere l'andropausa

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Getty Images)

L’estratto ottenuto dai ricercatori dell’Università di Padova aiuterebbe a combattere il calo dei livelli di testosterone, così come altre condizioni legate all’invecchiamento 

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Una tra le armi più efficaci contro l’andropausa potrebbe arrivare da una polvere ottenibile dal fagiolo, in grado di contrastare l’abbassamento di testosterone, che è alla base della sindrome che colpisce gli uomini con l’avanzare dell’età. Il nuovo rimedio naturale si deve a una scoperta realizzata dai ricercatori dell’Università di Padova, che al termine di uno studio durato ben otto anni hanno richiesto il deposito di un brevetto di un nutriente estratto dai fagioli che avrebbe gli stessi effetti benefici sull’organismo dell’osteocalcina, una proteina prodotta dall'osso. Oltre a combattere l’andropausa, il principio neutraceutico ottenuto dal legume sarebbe utile anche contro l’invecchiamento.

I rimedi contro il calo di testosterone

Ci sono voluti otto lunghi anni perché i ricercatori dell’Università di Padova venissero a capo del rebus riguardante l’osteocalcina. Come spiega Carlo Foresta, che ha coordinato lo studio, la proteina presente nel tessuto osseo “stimola la produzione di testosterone”, ma non solo: contribuendo al rilascio di insulina e all’attivazione della vitamina D, l’osteocalcina è infatti anche utile “a limitare e curare gli effetti della sindrome metabolica”. Studiando approfonditamente la proteina e il modo in cui agisce sull’organismo, il team è infine riuscito a sintetizzare in laboratorio il peptide in grado di attivare i medesimi meccanismi dell’osteocalcina.

L’estratto di fagiolo scoperto dai ricercatori

Nel tentativo di trovare un’alternativa naturale al peptide attivante, i ricercatori si sono poi concentrati sull’estratto di fagiolo, un principio neutraceutico che grazie alle sue sorprendenti capacità potrebbe essere utilizzato con una sorta di ‘elisir' contro l’andropausa. Da ripetuti test sperimentali è emerso infatti che gli effetti della polvere di fagiolo sui sistemi cellulari sarebbero uguali a quelli sortiti dall’osteocalcina e dal peptide attivante sintetizzato. Dopo aver depositato la richiesta del brevetto, i ricercatori attendono dunque l’approvazione prima che l’estratto di fagiolo possa essere racchiuso in una pillola ed entrare in commercio, rappresentando un aiuto prezioso per molti uomini. Foresta ricorda infatti che il calo dei livelli di testosterone che occorre solitamente dai 40 anni in poi “può associarsi ad un quadro clinico caratterizzato da osteoporosi, obesità, sindrome metabolica, disfunzioni erettili e altre alterazioni della sessualita’, oltre alla riduzione della massa muscolare.