Addio al padre dell’ibuprofene Stewart Adams: scoprì l'antidolorifico grazie a una sbornia

Salute e Benessere
L'ibuprofene è il principio attivo alla base di svariati farmaci (Fotogramma)
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Il chimico britannico si è spento a 95 anni. Testò il medicinale su sé stesso per verificarne l’efficacia: oggi i farmaci con ibuprofene sono tra i più utilizzati al mondo 

Fu necessaria una sbornia perché Stewart Adams si rendesse conto che l’ibuprofene, un farmaco da lui stesso inventato, avrebbe potuto aiutare le persone di tutto il mondo. Il chimico inglese è morto a 95 anni dopo aver associato il suo nome al medicinale antidolorifico più popolare, scoperto attraverso un test su sé stesso per riprendersi dall’eccessiva assunzione di alcool della sera precedente in vista di un discorso importante, come raccontato dal chimico stesso alla BBC. Il ‘Dottor Adams’, com’era conosciuto, si è spento nella città inglese di Nottingham.

Farmaci con ibuprofene grazie a Stewart Adams

Sono svariati oggi i farmaci con ibuprofene, principio attivo dalle proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie. In seguito a un apprendistato in una farmacia del celebre gruppo Boots e un dottorato svolto all’Università di Leeds, Stewart Adams iniziò negli anni ’50 gli studi per trovare una cura all’artrite reumatoide che non presentasse effetti collaterali. Dopo aver depositato nel 1961 il brevetto del farmaco che sarebbe poi stato nominato ibuprofene Adams ottenne nel 1966 la prova dell’efficacia antinfiammatoria del principio attivo attraverso test clinici avvenuti a Edimburgo. Infine, nel 1969 il Regno Unito permise la vendita dell’ibuprofene con prescrizione, una condizione poi rimossa nel 1983 quando tutti avevano ormai appurato come il medicinale fosse sicuro.

Adams: ibuprofene per curare una sbornia

Grazie all’invenzione dell’ibuprofene Adams ha ricevuto negli anni importanti riconoscimenti per il grande valore della sua ricerca, tra i quali un dottorato onorario dall’Università di Nottingham e altri premi dalla Royal Society of Chemistry. Nel 2015, il chimico britannico ammise alla BBC di essersi convinto dell’efficacia dell’ibuprofene utilizzando il farmaco dopo una sbornia, per riuscire a tenere un discorso a un importante convegno: “Avevo mal di testa dopo una notte con gli amici, quindi ho assunto una dose di 600 milligrammi, per essere sicuro, e ho scoperto che era molto efficace”. Un evento che convinse Adams a insistere nel suo lavoro, grazie al quale il nome dell’inglese resterà per sempre associato all’ibuprofene, il farmaco antidolorifico tra i più noti al mondo.

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