Supplementi di Omega-3, il loro consumo può ridurre i parti prematuri

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Immagine di archivio (Getty Images)

Lo ha dimostrato uno studio condotto dal South Australian Health and Medical Research Institute (Sahmri), basato sui risultati di 70 sperimentazioni svolte nel mondo 

Un recente studio, condotto dal South Australian Health and Medical Research Institute (Sahmri) di Adelaide, ha dimostrato che consumare una giusta quantità di grassi Omega-3 durante la gravidanza può contribuire a ridurre il rischio di nascite premature. Per determinarlo i ricercatori hanno valutato i risultati combinati di 70 sperimentazioni svolte su quasi 30 mila donne in tutto il mondo.

I supplementi di Omega-3

La conclusione a cui sono giunti i ricercatori è che i supplementi di Omega-3 possono ridurre dell’11% il rischio che si verifichi una nascita prematura prima della 37esima settimana di gestazione. La possibilità che il parto avvenga prima della 34esima settimana si abbassa, invece, del 42%.
"E' un risultato molto promettente perché offre forti evidenze che i supplementi di Omega-3 sono un intervento semplice e di basso costo per prevenire parti prematuri, che hanno implicazioni serie sulla salute del nato", dichiara Maria Makrides, vicedirettrice del Sahmri.

Il consumo di Omega-3 durante la gravidanza

I ricercatori invitano le donne incinte di un solo bambino ad assumere una dose quotidiana di supplementi di Omega-3 nel periodo successivo alla dodicesima settimana di gravidanza. La quantità di acidi grassi contenuta negli integratori dovrebbe essere compresa tra i 100 e 500 milligrammi. È importante la presenza di almeno 500 milligrammi dell’Omega-3 noto come Dha.
Maria Makrides spiega che le complicazioni delle nascite premature rappresentano la principale causa di decessi per i bambini di età inferiore ai cinque anni. "I bebè prematuri sono a più alto rischio di malattie croniche dei sistemi respiratorio, immunitario e digestivo, e sono più suscettibili a problemi di linguaggio, apprendimento, abilità sociali e comportamento", chiarisce l’esperta.
Gli Omega-3 sono acidi grassi polinsaturi contenuti in una discreta quantità di alimenti, tra cui il pesce, l’olio di pesce, i crostacei, le noci, le mandorle e vari tipi di semi e oli vegetali. Secondo gli esperti hanno vari effetti positivi sull’organismo: in particolare riducono il rischio di infarti e ictus e abbassano i livelli di colesterolo e di trigliceridi. 

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