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L'influenza costa come una manovra economica: 10.7 miliardi all'anno

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Getty Images)

Secondo uno studio la spesa ricadrebbe in misura maggiore sui cittadini, che spendono in media 250 euro. I vaccini sono l'arma meno dispensiosa, ma poco utilizzata

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La stagione virale 2017-18, risultata la più aggressiva degli ultimi 15 anni, potrebbe aver fatto sorgere nelle molte persone colpite una lecita domanda: ma quanto costa curarsi? Nel caso dell’influenza, la spesa si aggira intorno ai 10.7 miliardi ogni anno se si considera l’esborso delle famiglie sommato a quello dello Stato. Lo rivela uno studio che indaga sui costi sostenuti dai nuclei familiari italiani per combattere sia i sintomi simil-influenzali che la patologia infettiva vera e propria. I dati saranno presentati al XIX Congresso Nazionale della Società Italiana di Pneumologia, che si terrà a Venezia dal 13 al 15 ottobre.

Le famiglie spendono di più

La spesa effettuata ogni anno per contrastare l’arrivo della stagione influenzale sarebbe dunque paragonabile a quello di una manovra economica dello Stato. Lo studio che lo rivela, che riguarda un campione di 1.200 italiani, è il primo nel Paese a tracciare una stima dei costi causati dal virus che annualmente colpisce milioni di persone. La maggior parte dei 10.7 miliardi risulta essere a carico delle famiglie, che spendono in media 250 euro per curarsi dall’influenza e i sintomi ad essa legata. La fetta principale di questo esborso è dovuta all’acquisto dei farmaci sintomatici di fascia C, totalmente pagati dai cittadini. È di 62 euro, invece, la spesa media sostenuta ogni anno dal Servizio sanitario nazionale (Ssn).

Necessità di nuove strategie

Lo studio rivela anche un curioso dato riguardante i vaccini. Pur essendo la forma più economica per combattere l’influenza, con un costo di 2,4 euro per le famiglie e leggermente sopra i 3 euro per il Ssn, soltanto il 14% dei cittadini dichiara di vaccinarsi ogni anno. Il 60%, invece, non ha mai utilizzato questa cura, che allo stesso tempo viene ritenuta essenziale dal 70% degli italiani. Secondo il presidente della Società Italiana di Pneumologia Stefano Nardini i sintomi e il virus influenzale pesano sulle risorse del Ssn per l'assistenza dei soggetti considerati ad alto rischio ma anche per la perdita di produttività che la patologia causa tra i più giovani. Per questa ragione, l'esperto sottolinea come sia "opportuno rivalutare le strategie di prevenzione per le diverse fasce d'età".