Lotta a grassi e zuccheri. Esperto: nessun allarme, segreto è quantità

Salute e Benessere

Maria Teresa Squillaci

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Dopo le polemiche sul fatto che alcuni prodotti Made in Italy potrebbero essere classificati come "poco sani" dall'Oms, Marcello Ticca, vicepresidente della società italiana di scienza dell'alimentazione chiarisce: "L'obiettivo è solo aumentare la consapevolezza"

“Nessuno, tanto meno le Nazioni Unite, ha mai pensato di affermare che mangiare un pezzo di parmigiano sia dannoso come fumare”. Marcello Ticca, vicepresidente della Società Italiana di Scienze dell'Alimentazione, chiarisce che quella sui cibi Made in Italy a cui l’Oms vorrebbe apporre il “bollino nero” per l’eccessiva quantità di sale e grassi, è una polemica che “semplicemente non esiste”.

C'è davvero il rischio che prosciutto o parmigiano vengano messi al bando?

“Assolutamente no. L’Organizzazione mondiale della sanità ha ribadito quello che ripetiamo da 50 anni: la necessità di ridurre nella dieta l’apporto di grassi saturi, sale, zuccheri e alcol che possono aumentare il rischio di malattie croniche non trasmissibili. Dal secondo dopoguerra infatti abbiamo cambiato il nostro regime alimentare: la dieta più ricca ha ridotto l’incidenza delle malattie infettive e la priorità è diventata la lotta ai tumori e alle malattie cardiovascolari. Fin dal 1986 sono state diffuse le “Linee Guida per una sana alimentazione italiana" che rappresentano le indicazioni istituzionali per mangiare in maniera equilibrata nel rispetto dei principi della dieta mediterranea e della nostra tradizione. Nulla di diverso da quello di cui si discuterà all’Onu il 27 settembre”.

Come si può aumentare la consapevolezza alimentare?

La vera soluzione non sta nelle “crociate” o nella tassazione ma nell’educazione alimentare dando norme facilmente comprensibili per un consumo sensato di ogni cibo. È importante anche avere un’etichettatura sempre migliore e più chiara che permetta a tutti i consumatori di capire subito la composizione e quindi la giusta porzione di un alimento. Il sale per esempio è spesso nascosto in prodotti all’apparenza insospettabili come i biscotti o la mozzarella. Ogni giorno noi consumiamo in media una quantità di sale 10 volte superiore a quella consigliata. Dobbiamo sapere che 200g di carne possono essere sostituiti da 40-50g di parmigiano, ma non di più. Nessun alimento di per se è pericoloso ma consumato in quantità eccessiva può rompere gli equilibri della dieta. Ben vengano le campagne di informazione e nessun allarmismo.

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