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Glifosato, secondo l'Efsa non c'è rischio per la salute dell'uomo

Salute e Benessere
(Foto d'archivio Getty Images)

L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha completato il riesame dei livelli massimi della sostanza consentiti negli alimenti dalla legge. Per l'Efsa ai livelli correnti la presenza del controverso erbicida non provocherebbe danni

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Ai correnti livelli di esposizione da glifosato (SCHEDA: Cos'è e dove si trova l'erbicida) "non si ravvisa un rischio per la salute dell'uomo''. Lo afferma l'Efsa, l'autorità europea per la sicurezza alimentare, dopo aver completato il riesame dei livelli massimi di glifosato la cui presenza è ammessa per legge negli alimenti.

Il riesame

L'Efsa ha effettuato il riesame dei valori massimi di glifosato basandosi sui dati relativi ai residui della sostanza negli alimenti trasmessi da tutti gli Stati membri dell'Unione europea. La revisione - che copre tutte le colture trattate con glifosato - comprende anche una valutazione del rischio. Per questa valutazione l'Efsa precisa di aver messo a confronto dati sulla dieta di adulti e bambini dell'Ue con i valori di sicurezza per l'assunzione raccommandati dalla stessa autorità nel 2015.

Il glifosato nei mangimi

Il risultato del riesame ha preso in considerazione anche le informazioni sulla presenza di glifosato nei mangimi, compresi quelli importati. Tale elemento serviva a valutare il potenziale impatto dei residui dell'erbicida sulla salute degli animali. Ne è emerso che ''non si ravvisano effetti nocivi del glifosato sulla salute di bovini, pecore, maiali, cavalli e polli''. A questo ilnk il parere completo del riesame Efsa.

Sostanza controversa

Il glifosato è un diserbante economico e semplice da utilizzare. La molecola è stata sintetizzata negli anni Cinquanta nei laboratori della Cilag. Una ventina di anni dopo nei laboratori della Monsanto è stata scoperta la sua azione come erbicida ad ampio spettro. Diversi studi hanno dimostrato la presenza di questa sostanza anche in prodotti come pasta, cereali e biscotti. I pareri contrastanti sugli effetti per la salute umana hanno spinto scienziati e autorità ad esami e studi. A novembre 2017 l'Europa ha autorizzato l'uso del glifosato fino al 2022. Tra i voti contrari quello dell'Italia. L'allora ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, aveva lanciato la proposta di portare l'Italia a utilizzo zero del glifosato entro il 2020. La Francia ha già annunciato lo stop al diserbante entro il 2022.