Scoperta causa dell'ovaio policistico, testato sui topi nuovo farmaco

Salute e Benessere
La sindrome dell'ovaio policistico è una una patologia, spesso ereditaria, che colpisce il 10% delle donne in età riproduttiva (LaPresse)
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Secondo una ricerca dell’università francese di Lille, la patologia potrebbe essere dovuta a uno squilibrio ormonale che avviene all’interno dell’utero materno, prima della nascita

La sindrome dell'ovaio policistico, una delle cause dell’infertilità femminile, potrebbe essere dovuta a uno squilibrio ormonale  che avviene quando ancora ci si trova nell'utero materno, prima della nascita. È quanto emerge da uno studio dell’università francese di Lille pubblicato sulla rivista Nature medicine e che si basa su test svolti su delle femmine di topo incinte.

La causa sarebbe l’eccesso di un ormone

La sindrome dell'ovaio policistico viene studiata da anni ma finora non era stata ancora individuata con certezza la causa della malattia. Nello specifico si tratta di una patologia, spesso ereditaria, che colpisce il 10% delle donne in età riproduttiva, causando importanti effetti sulla salute di tipo estetico, metabolico e legati alla fertilità: in particolare irsutismo (crescita massiccia di peluria), amenorrea (assenza di mestruazioni) e obesità. Dopo gli studi effettuati, il team, guidato dall'italiano Paolo Giacobini, è giunto alla conclusione che la sindrome è dovuta all'esposizione del feto nell’utero a un eccesso di ormone antimulleriano (AMH), prodotto dalle ovaie. Le donne incinte con questo disturbo, spiegano i ricercatori, hanno un quantitativo di questo ormone il 30% superiore rispetto alla media. Un’eccessiva presenza che sarebbe la causa di una sovra-stimolazione di un gruppo di neuroni nel cervello, i quali a loro volta fanno aumentare i livelli di un altro ormone, il testosterone, responsabile dellinsorgere della patologia.

Test sui topi

Per giungere a queste evidenze scientifiche, il team capeggiato da Paolo Giacobini è partito dal presupposto che spesso la malattia è ereditaria. Così i ricercatori hanno voluto indagare se questo squilibrio ormonale, durante la gravidanza, potesse essere causa dello stesso disturbo anche nelle figlie femmine. Con questo obiettivo, hanno iniettato alte quantità di ormone antimulleriano in topi femmina incinte, e hanno scoperto che le figlie, una volta cresciute, presentavano molti dei sintomi dell'ovaio policistico. Tra questi la pubertà tardiva, l’ovulazione poco frequente, il ritardo nell'intraprendere una gravidanza e un numero esiguo di figli. 

La cura

Una volta scovata la causa della patologia, il team ha somministrato ai topi un farmaco usato normalmente nei cicli di fecondazione assistita, riuscendo ad annullarne i sintomi. La speranza è che la fase di sperimentazione clinica sulle donne possa portare gli stessi risultati.

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