L'Ordine dei medici boccia l'omeopatia: è solo un placebo

Salute e Benessere
L'Ordine dei Medici ha bocciato l'efficacia delle cure omeopatiche, definendole un placebo (Getty Images)

Vi fa ricorso il 4% degli italiani, ma per la Fnomceo: "Non ci sono prove scientifiche né plausibilità biologica che dimostrino la fondatezza delle teorie omeopatiche"

L'omeopatia è solo un placebo. A dichiararlo è la Federazione degli Ordini dei  medici (Fnomceo), che sostiene come vari studi non abbiano raccolto evidenze scientifiche o biologiche che "dimostrino la validità delle teorie omeopatiche secondo i canoni classici della ricerca scientifica".

Cos'è l'omeopatia

Nella scheda sull'omeopatia creata dal medico Salvo Di Grazia sul portale Dottoremaeveroche.it sono state raccolte le principali informazioni su questa tesi. "L’omeopatia - si legge - è una pratica inventata nell’Ottocento da un medico tedesco, Samuel Hahnemann, che sostiene si possa stimolare la forza vitale dell’organismo per raggiungere la guarigione dalle malattie". Secondo l'esperto, "i presunti meccanismi di funzionamento dell'omeopatia sono contrari alle leggi della fisica e della chimica. Anche l'annuncio di un ricercatore francese di aver scoperto una prova dell'esistenza della "memoria dell'acqua", nel 1988, venne smentito da un esperimento di controllo, mentre i suoi risultati non sono mai più stati riprodotti da altri laboratori. Lo studio, pubblicato su un'importante rivista scientifica, fu quindi ritirato".

La posizione dell'Ordine dei Medici

Casi di cronaca come la morte del bambino affetto da otite e curato con l'omeopatia ad Ancona, riportano all'attenzione dell'opinione pubblica il tema dell'affidabilità delle cure omeopatiche. Ora l'Ordine dei medici prende posizione in merito. Secondo Di Grazia "diversi studi condotti con una metodologia rigorosa hanno evidenziato che nessuna patologia ottiene miglioramenti o guarigioni grazie ai rimedi omeopatici. Nella migliore delle ipotesi gli effetti sono simili a quelli che si ottengono con un placebo (una sostanza inerte)". Si tratta di un effetto che ha una "base neurofisiologica nota e funziona anche su animali e bambini, ma il suo uso in terapia è eticamente discutibile e oggetto di dibattito", aggiunge lo specialista. La presa di posizione Fnomceo ha riscosso il consenso di numerosi esperti che si battono contro la diffusione di bufale, soprattutto sul web, a cominciare dal medico impegnato nella campagna di sensibilizzazione pro vaccini Roberto Burioni secondo cui la scheda è "un parto laborioso, ma felice", mentre il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (Cicap) lo definisce "un risultato importante".

L'omeopatia in Italia

Nel documento diffuso dal Fnomceo si spiega anche perché sono proprio i medici a prescrivere i farmaci omeopatici. "In Italia - si legge - l'omeopatia può essere praticata solo da medici chirurghi abilitati alla professione. Questa norma non intende attribuire una base scientifica a questa pratica, ma solo garantire da una parte il diritto alla libertà di scelta terapeutica da parte del cittadino e dall'altro un uso integrativo e limitato alla cura di disturbi poco gravi e autolimitanti, evitando il rischio di ritardare una diagnosi più seria o che il paziente stesso sia sottratto a cure di provata efficacia". In Italia secondo l'Istat dal 2005 al 2013 l'uso di rimedi omeopatici è sceso dal 7% al 4,1%, mentre Omeoimprese recentemente ha affermato che sono 9 milioni le persone che ricorrono almeno una volta all'anno all'omeopatia, vale a dire un italiano su cinque, mentre un calo del 7% registrato nei fatturati delle aziende sarebbe dovuto a motivi tecnici.

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