Prodotti pericolosi, nel 2017 oltre duemila segnalazioni all'Ue

Salute e Benessere
Il 29% delle segnalazioni nei Paesi membri ha riguardato giocattoli (archivio Fotogramma)
Fotogramma_Giocattoli_cinesi_contraffatti

In Italia il maggior numero di notifiche è stato fatto su sostanze chimiche e giocattoli. La Cina è sempre il principale Paese d'origine

Nel 2017 sono state 2.200 le segnalazioni inviate all'Unione europea sui prodotti pericolosi non alimentari. I giocattoli sono la categoria sulla quale è stato inviato il maggior numero di comunicazioni. Tra questi, in particolare, spicca il fidget spinner, la piccola trottola molto gettonata la scorsa estate. A fotografare la situazione è il rapporto annuale presentato dalla commissaria Ue per la tutela dei consumatori, Vera Jourova.

I prodotti più segnalati

Secondo il rapporto, il 29% delle segnalazioni in Europa nel 2017 è stato fatto sui giocattoli. In cima alla lista dei prodotti pericolosi rilevati e rimossi ci sono anche i veicoli a motore, con il 20% delle segnalazioni e i prodotti tessili e di abbigliamento con il 12%. Per quanto riguarda l'Italia, i giocattoli (30%) sono superati soltanto dalle segnalazioni sulle sostanze chimiche (40%). La maggior parte dei prodotti pericolosi notificati nel sistema proviene da Paesi extra Ue. La Cina resta il principale Paese di origine, anche se il numero di segnalazioni non è aumentato rispetto al 2016, rimanendo stabile al 53% (1155 segnalazioni). I prodotti pericolosi di origine europea, invece, hanno rappresentato il 26% delle notifiche (413 segnalazioni). "Le norme europee in materia di consumo - ha detto la commissaria Jourova - garantiscono che nell'Unione vengano venduti solo prodotti sicuri. In caso contrario il sistema di allarme rapido consente alle autorità di reagire rapidamente e rimuovere tutti i prodotti che potrebbero causare lesioni".

Segnalazioni, la "punta dell'iceberg"

Le oltre duemila segnalazioni di prodotti pericolosi inviate al sistema europeo di allerta rapida rappresenterebbero "solo la punta dell'iceberg" e i Paesi membri dovrebbero "aumentare i controlli". A sostenerlo è l'organizzazione europea dei consumatori "Beuc", commentando in una nota i risultati del rapporto 2017. "Gli Stati membri - dichiara la direttrice dell'associazione, Monique Goyens - devono aumentare urgentemente il numero di controlli e l'importo delle multe per tutte le categorie di prodotti di consumo, dai cosmetici ai fitness watch fino ai bollitori". Ad aprile la Commissione europea presenterà il "New Deal for Consumer", un piano che prevede la modernizzazione delle norme vigenti per migliorare la tutela dei consumatori.

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