A morire, per "grave insufficienza respiratoria", sono state una persona di 41 anni e una di 38. L'83% delle segnalazioni arriva da quattro Regioni: Sicilia, Lazio, Calabria e Liguria. Il ministro: "I dati non sono buoni. Vaccinazione resta l'unica arma di difesa"
14 casi tra bambini con meno di 1 anno d'età
Secondo quanto si legge nel Rapporto mensile del Sistema di sorveglianza integrata dell'Iss, il 93% delle persone non era vaccinato o vaccinato con una sola dose. Nel 40% dei casi è insorta almeno una complicanza. Segnalati anche 14 casi tra bambini con meno di 1 anno di età. Le segnalazioni sono arrivate da 12 Regioni, ma l'83% dei casi è stato registrato in quattro di queste: sono Sicilia, Lazio, Calabria e Liguria. Alla Sicilia spetta l'incidenza più elevata con 61 casi, seguita dal Lazio con 46, poi dalla Calabria con 16, e infine dalla Liguria, con 13.
Italia penultima in Europa: oltre 5mila casi e 4 morti
Pochi giorni prima della diffusione dei dati di gennaio 2018, il 20 febbraio, era emerso che l'Italia, nel 2017, aveva raggiunto il primato in Europa (seconda solo alla Romania) di oltre cinquemila casi registrati di morbillo, quattro dei quali mortali. E, sul fronte delle vaccinazioni obbligatorie, il nostro Paese è fanalino di coda. A segnalarlo era stato l'ufficio europeo dell'Organizzazione mondiale della sanità in occasione dell'incontro sull'obbligo vaccinale tra i ministri della Salute europei in Montenegro. I dati diffusi dal report confermavano le stime dello scorso novembre che già davano il nostro Paese tra i primi in Europa per i casi di morbillo: 5.006 quelli registrati lo scorso anno, in aumento del 481% rispetto agli 862 del 2016.