Influenza, 467mila italiani a letto: picco atteso a Capodanno
Salute e BenessereIl virus quest'anno è arrivato prima del solito. Sarà meno forte ma più diffuso. I medici invitano a vaccinarsi, anche se proprio i camici bianchi non lo fanno abbastanza
Quest'anno l'influenza è arrivata prima del solito: sono già 467mila gli italiani finiti a letto a causa dei malanni stagionali. Il picco, però, arriverà intorno a Capodanno. Lo afferma la Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg). Il virus influenzale di questa annata, affermano gli esperti, è meno aggressivo, ma colpirà un numero maggiore di persone. Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2016-17 si stima che nel nostro Paese ci siano stati 2mila decessi in più rispetto alla stagione precedente. Si tratta di un dato in linea con la media europea e il fenomeno potrebbe ripetersi anche quest'anno. Per questo i medici, durante il 34esimo Congresso Nazionale della Simg, hanno ribatido l'appello a vaccinarsi.
La campagna vaccinale funziona
“Rinnoviamo l'invito affinché tutti e non solo le categorie di persone a rischio si immunizzino”, afferma il dottor Claudio Cricelli, presidente nazionale Simg. I pazienti più maturi potranno fare, oltre al vaccino per l'influenza, anche quelli per la polmonite e altre malattie invasive da pneumococco e herpes zoster (più conosciuto come fuoco di Sant'Antonio). La campagna vaccinale contro l'influenza, sottolinea la Società italiana di medicina generale, ha avuto nelle prime settimane un buon riscontro tra la popolazione, con scorte vaccinali esaurite nel giro di pochissimi giorni in molti ambulatori. “Potrebbe essere una prima dimostrazione di una ritrovata fiducia dei cittadini verso questi importantissimi presidi sanitari salvavita, dopo anni di inspiegabile diffidenza”, spiega Cricelli. “L'impegno e la crescente attenzione sul tema vaccinale starebbero quindi iniziando a dare i primi risultati concreti. Ricordiamo - continua il presidente Simg - che devono assolutamente immunizzarsi i pazienti colpiti da patologie croniche, cardiovascolari e respiratorie, anziani, bambini e donne in gravidanza”. Per tutte queste persone il vaccino è gratuito e basta recarsi dal proprio medico di famiglia. Tutti gli altri possono invece liberamente acquistarlo in farmacia.
Meno del 10% dei medici è vaccinato
“La nostra società - aggiunge il dottor Ovidio Brignoli, vice presidente Simg - è da sempre in prima linea per favorire il più possibile il ricorso alle vaccinazioni. All'interno del sistema sanitario nazionale siamo i primi interlocutori con i cittadini e con loro abbiamo un consolidato e privilegiato rapporto di fiducia. Proprio per questo dobbiamo essere noi i primi a dare il buon esempio sottoponendoci regolarmente all'immunizzazione”. Un buon esempio che però non sempre viene dato. “Attualmente - afferma Brignoli - meno del 10% dei camici bianchi italiani si vaccina regolarmente contro l'influenza. Quest'anno le autorità sanitarie del Regno Unito hanno approvato una nuova legge che obbliga i medici che non si vaccinano a giustificare in modo dettagliato i motivi della loro scelta. Chiediamo che anche il Ministero della Salute adotti al più presto un provvedimento simile".