L’insorgere dell’ansia cronica potrebbe essere legato alle situazioni di stress vissute da una persona nel corso della sua vita: uno studio dell’Università dell’Ohio spiega come sia il sistema immunitario a “ricordarsi” dello stress subito e a inviare messaggi al cervello, modificando il comportamento futuro del soggetto.
Il ruolo della milza - Secondo gli studiosi è cruciale il ruolo della milza in un processo che riguarda le persone sottoposte a situazioni di stress prolungato. Lo stress è infatti una risposta dell’organismo a condizioni esterne percepite come minacciose: non ha effetti negativi di per sé, ma solo quando diventa una condizione abituale. In questi casi, tra le altre conseguenze, c’è un aumento della produzione dei globuli bianchi: il sistema immunitario irrobustisce le sue difese come contromisura al pericolo imminente. I globuli bianchi si accumulano nella milza e quando raggiungono una concentrazione elevata, l’organo invia messaggi al cervello, contribuendo a modificarne il comportamento e favorendo l’insorgere dell’ansia cronica.
Lo studio dell’Università dell’Ohio - “È come se il corpo mantenesse una memoria dello stress”, afferma il ricercatore Jonathan Godbout. Lo studio, presentato domenica 13 novembre al meeting internazionale Neuroscience 2016 di San Diego, è stato condotto sui topi. Gli esemplari sottoposti a situazioni stressanti (fonti di pericolo costanti o ripetute sconfitte sociali) hanno fatto registrare un aumento dei globuli bianchi nel sangue e comportamenti tipici dell’ansia anche quando le fonti dello stress sono state eliminate. La novità a livello medico è che le nuove terapie che combattono l’ansia e i disturbi comportamentali potranno concentrarsi anche sul sistema immunitario.
Gli effetti della cannabis - Un’altra scoperta degli esperimenti sui topi riguarda gli effetti delle droghe leggere sui disturbi da stress. Uno studio della ricercatrice Sabrina Lisboa ha evidenziato come la cannabis e altre sostanze psicotrope simili possono calmare l’ansia negli esemplari sottoposti a stress. I risultati dello studio potrebbero avere implicazioni nell’uso terapeutico della marijuana nei trattamenti post-traumatici da stress.