Un dolore costante, che può durare anche tutta la giornata. Nel mondo colpisce ogni giorno una persona su sette. In Italia ne sono affetti 7,2 milioni di persone (il 12% della popolazione). Sono numeri che eleggono il mal di testa come la malattia neurologica più frequente nei paesi sviluppati.
Tutti i tipi di mal di testa - In primo luogo, va identificato il tipo di mal di testa di cui si soffre per scegliere la giusta cura. Un essere umano adulto ne può sperimentare fino a 150 tipi di diversi. I più frequenti si raggruppano in due macro-categorie, come da classificazione dell'Oms: le cefalee primarie (non dipendenti da altre malattie) e le cefalee secondarie (derivanti da altre patologie che provocano mal di testa). Il primo caso è il più comune, ma nel secondo può essere anche la spia di tumori cerebrali, infarti cerebrali o meningiti.
L'emicrania e le donne - Le cefalee primarie sono di quattro tipi: la più diffusa è l'emicrania, poi c'è la cefalea di tipo tensivo, quella a grappolo e le cefalee autonomico-trigeminali. La principale è la cefalea da emicrania, seguita da quella di tipo tensivo. L'emicrania è accompagnata da nausea, vomito, fotosensibilità. Si tratta del tipo di mal di testa che colpisce maggiormente la popolazione femminile a causa dei cicli ormonali e dell'effetto dell'aumento degli estrogeni durante il periodo mestruale.
Le cure - Il mal di testa curato solo con antidolorifici, specie se si soffre di emicrania, di solito peggiora nel tempo, cronicizzandosi. Per questo è necessario rivolgersi a uno specialista, anche perché questo dolore può essere la spia di altre malattie silenti. Il medico da interpellare è un neurologo specializzato in cefalee. Per gli attacchi acuti di emicrania vanno bene gli antinfiammatori, anche se i più mirati sono i triptani. Si tratta di farmaci che agiscono selettivamente sia sulle zone del cervello colpite dal disturbo sia sui vasi sanguigni, bloccandone la dilatazione provocata dall'emicrania. Si può anche ricorrere a un sea-bands, farmaco nato per il mal di mare, per fermare nausea e vomito provocate dall'emicrania.
La prevenzione - Per chi soffre di emicrania tra i 4 e i 5 giorni al mese, oltre ai giusti farmaci, va prevista una profilassi quotidiana, che serve a prevenire il mal di testa. Si può adottare una terapia farmacologica consigliata ad hoc dallo specialista o ricorrere anche a integratori alimentari e all'agopuntura. Quest'ultima terapia è tra le più efficaci delle profilassi emicraniche, accreditata anche dagli studi della Cochrane Collaboration. Limitare lo stress, dormire in modo regolare e curare l'alimentazione sono tre azioni che il paziente può svolgere ogni giorno per prevenire l'insorgere del mal di testa.
Attenzione al cibo - Tra gli alimenti più rischiosi per i soggetti emicranici ci sono il cioccolato, i formaggi (soprattutto quelli fermentati) e la frutta secca (arachidi, noci, nocciole). Occhio anche a crostacei e al vino. Questi alimenti infatti disturbano il metabolismo di alcuni neurotrasmettitori. Colpa della tiramina e della feniletilamina, due sostanze in diversi alimenti che in alcuni casi possono scatenare le cefalee emicraniche.
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