C’è tempo fino al prossimo 3 marzo per partecipare al viaggio esperienziale proposto nella sala immersiva più grande d’Italia: dieci installazioni che coinvolgono lo spettatore emotivamente ed esteticamente. Un percorso multisensoriale che parte da Leonardo da Vinci e Michelangelo e, passando attraverso le testimonianze artistiche degli impressionisti, arriva a Kandinsky e Chagall
Arte, tecnologia e sensorialità per una celebrazione dell’acqua, il principio di tutte le cose, nella sua forma cristallizzata. C’è tempo fino al prossimo 3 marzo per partecipare al viaggio esperienziale di Artika, la singolare esposizione in mostra al Salone delle Colonne di Roma (la sala immersiva più grande d’Italia e una delle principali d’Europa): dieci installazioni che coinvolgono lo spettatore emotivamente ed esteticamente. 500 metri quadrati di siperficie videoproiettata per un percorso multisensoriale che parte da Leonardo da Vinci e Michelangelo e, passando attraverso le testimonianze artistiche degli impressionisti, arriva a Kandinsky e Chagall. Il curatore dell’evento è Giuliano Gasparotti, ceo di Kif Italia e di Kosmos (società che gestisce il Salone delle Colonne).
Da Michelangelo al "Climate change"
“Il racconto di Artika – spiega Francesco Mazzei, direttore artistico del Salone delle Colonne e cofondatore di Kif Italia – parte dal gennaio 1494 quando Pietro de’ Medici invita a corte Michelangelo in una Firenze coperta dalla neve, sino ad arrivare all’arte contemporanea. Con questo primo allestimento inaugurale intendiamo promuovere il distretto del contemporaneo di Roma, spesso subalterno al centro storico, che merita invece molta più attenzione”. “Dal Rinascimento ad oggi il tema del freddo ha avuto un ruolo centrale – sottolinea il curatore Giuliano Gasparotti. Attraverso questa lettura inedita, poniamo l’attenzione su temi di stringente attualità, dal ‘climate change’ alle fonti energetiche. In circa quarant’anni le superfici dei ghiacciai si sono ridotte di oltre un terzo e la previsione di autorevoli istituzioni scientifiche è quella di un innalzamento dei mari che potrebbe arrivare fino a 70 centimetri entro il 2100”.
Ghiaccio come simbolo di vita e trasformazione
Artika è dunque un’indagine immersiva e performativa sul ghiaccio, sulla neve e sul freddo come simboli di vita e di trasformazione. La multisensorialità è il tratto distintivo di questo viaggio esperenziale che non trascura nessuno dei sensi del visitatore grazie all’ausilio di tecnologie immersive che integrano suoni, luci, profumi e immagini. Tecnologie che, sottolinea Gasparotti, “sono lo strumento per valorizzare anche la preziosa architettura razionalista dell’Eur, restituendo al pubblico un gioiello come il Salone nel cuore del Palazzo dell’Arte Antica, chiuso dal 2016”.