"Roma è un arazzo unico di storia, natura e cultura, dove le persone hanno vissuto insieme unite dai valori della libertà, dell'unione e dell'inclusione. Come celebrazione di questa eredità, Roma EXPO 2030 è incentrata sulle persone, senza alcuna distinzione di etnia, genere, religione, credo o altro", ha detto il ministro degli Esteri
"Il governo italiano è fortemente impegnato nella candidatura di Roma a ospitare l'Expo del 2030", con queste parole sì si è aperto ieri, durante la terza Assemblea del BIE (Bureau International des Expositions) a cui ha partecipato il Comitato Promotore Roma Expo 2030, il discorso di endorsement da parte del governo italiano della candidatura di Roma, pronunciato in videoconferenza dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Le dichiarazioni
"Il nostro progetto, 'Persone e territori' - ha detto Tajani in videoconferenza (il ministro era impegnato in presenza al vertice interministeriale Nato a Bucarest incentrato sulla guerra in Ucraina) - mira ad affrontare le sfide più urgenti come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare, la sostenibilità, l'inclusività e l'innovazione, nonché a trovare soluzioni per i territori in cui viviamo. Roma è un arazzo unico di storia, natura e cultura, dove le persone hanno vissuto insieme unite dai valori della libertà, dell'unione e dell'inclusione. Come celebrazione di questa eredità, Roma EXPO 2030 è incentrata sulle persone, senza alcuna distinzione di etnia, genere, religione, credo o altro. Roma EXPO 2030 non è un progetto dell'Italia per l'Italia. Roma EXPO 2030 è un progetto comune da sviluppare con tutti coloro che desiderano parteciparvi".