"Questo sabato ricorre l'anniversario del terribile genocidio dell'Holodomor, lo sterminio per la fame del 1932-33 causato artificialmente da Stalin. Preghiamo per le vittime di questo genocidio e preghiamo per tanti ucraini", le parole del Pontefice
"Preghiamo per la pace nel mondo e per la fine di tutti i conflitti, con un pensiero particolare per la terribile sofferenza del caro e martoriato popolo ucraino. Pensiamo alla martoriata Ucraina. Questo sabato ricorre l'anniversario del terribile genocidio dell'Holodomor, lo sterminio per la fame del 1932-33 causato artificialmente da Stalin. Preghiamo per le vittime di questo genocidio e preghiamo per tanti ucraini, bambini, donne, anziani, che oggi soffrono il martirio della aggressione". Lo ha detto il Papa nel corso dell'udienza generale. E ancora: "Desidero inviare il mio saluto ai giocatori, ai tifosi e agli spettatori che seguono da vari continenti i campionati mondiali di calcio che si stanno giocando in Qatar. Possa questo importante evento essere occasione di incontro e di armonia tra le nazioni favorendo la fratellanza e la pace tra i popoli".
"Vicinanza a popolo dell'Indonesia colpito da terremoto"
Inoltre, il Papa ha pregato per le vittime del sisma che ha colpito ieri l'Indonesia. "Nelle scorse ore isole l'isola di Giava, in Indonesia, è stata colpita da un forte terremoto. Esprimo la mia vicinanza a quella cara popolazione e prego per i morti e per i feriti. Infine, il Pontefice ha messo in guardia dalle false consolazioni: "Stiamo attenti: dobbiamo distinguere bene la consolazione che viene da Dio dalle false consolazioni. Nella vita spirituale avviene qualcosa di simile a quanto capita nelle produzioni umane: ci sono gli originali e ci sono le imitazioni. Se la consolazione autentica è come una goccia su una spugna, è soave e intima, le sue imitazioni sono più rumorose e appariscenti, sono puro entusiasmo, sono fuochi di paglia, senza consistenza, portano a ripiegarsi su sé stessi, e a non curarsi degli altri. La falsa consolazione alla fine ci lascia vuoti, lontani dal centro della nostra esistenza". Per il Papa, dunque, "si deve fare discernimento, anche quando ci si sente consolati. Perché la falsa consolazione può diventare un pericolo, se la ricerchiamo come fine a sé stessa, in modo ossessivo, e dimenticandoci del Signore". E ha fatto l'esempio dei bambini che talvolta cercano "i genitori solo per avere da loro delle cose, ma non per loro stessi", "per interesse", specialmente "quando la famiglia è divisa" e "questo non fa bene".