Stagista morto a Noventa, flash mob studenti al Ministero Istruzione

Lazio
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"C’è un problema nel nostro Paese di sicurezza nei luoghi del lavoro, non possiamo esporre ragazzi e ragazze a questi pericoli. Il sistema va cambiato, non andiamo a scuola per morire", spiega Tommaso Biancuzzi della Rete degli Studenti Medi

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Flash mob degli studenti al Ministero dell’Istruzione dopo la tragica morte di un ragazzo durante uno stage scolastico a Noventa di Piave. A organizzarlo per le 11 di questa mattina la Rete degli Studenti Medi. La protesta, che si lega alle manifestazioni dello scorso gennaio e dello scorso febbraio per le morti di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, nasce dalla rabbia, secondo il sindacato studentesco, per una ennesima morte evitabile.

Le dichiarazioni

“Abbiamo chiesto cose precise a Governo e Ministero la scorsa primavera”, spiega Tommaso Biancuzzi della Rete degli Studenti Medi. “Serviva e serve abolire i Pcto e inserire formazione sindacali e alla sicurezza sul lavoro obbligatoria in tutte le scuole. C’è un problema nel nostro Paese di sicurezza nei luoghi del lavoro, non possiamo esporre ragazzi e ragazze a questi pericoli. Il sistema va cambiato, non andiamo a scuola per morire”.

Protesta degli studendi a Napoli

Non solo. Studenti dei movimenti napoletani hanno gridato la loro rabbia e il loro dolore per la morte di Giuliano de Seta. Gli studenti hanno esposto lo striscione "Ricomincia la scuola, ricominciano i morti. No Alternanza". "Non possiamo trovare le parole per questa terza vittima - ha detto lo studente - per Giuliano schiacciato da una trave. Nel nostro Paese c'è una media di un morto sul lavoro al giorno ed era prevedibile che accadesse anche agli studenti in azienda. Sappiamo chi sono i responsabili: il Pd e il governo Renzi che hanno approvato la riforma della Buona Scuola".

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