Calcio, Adidas potrebbe diventare il nuovo sponsor tecnico della Roma

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©IPA/Fotogramma

Sarebbe stata raggiunta una bozza di accordo con la multinazionale d’abbigliamento, che produrrebbe quindi le maglie giallorosse a partire dalla prossima stagione. Starebbe proseguendo anche il progetto dello stadio di proprietà: l’idea sarebbe di costruirlo e inaugurarlo nel 2026 o l’anno successivo, che corrisponde al centenario del club

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Il rapporto della Roma con New Balance scadrà a fine stagione e non verrà esercitata l’opzione di rinnovo, così nei giorni scorsi sarebbe stata raggiunta una bozza di accordo con Adidas. Se l’operazione dovesse essere confermata, si accingerebbe a produrre le maglie giallorosse a partire dalla stagione 2023-2024. La notizia è riportata da Il Tempo, che riferisce di trovare riscontri dell’indiscrezione nella sede centrale della multinazionale d’abbigliamento a Herzogenaurach, in Baviera.

La trattativa

A quanto riportato dal quotidiano, starebbe per essere firmato un contratto pluriennale, dal valore importante, che renderebbe il club di Friedkin uno dei più pagati in Italia dopo la Juventus. La squadra di Agnelli già indossa le tre strisce del brand tedesco con un accordo da 408 milioni di euro in otto anni, con scadenza nel 2027. Come nel caso dei bianconeri, anche l’offerta della Roma prevederebbe una base fissa e degli importi variabili legati alle royalties sui prodotti venduti, alle competizioni a cui parteciperà la squadra di Mourinho e ai risultati sportivi raggiunti. La presenza di un personaggio internazionale come lo Special One e l’arrivo di Dybala sarebbero inoltre elementi cruciali per favorire l’intesa perché entrambi sono testimonial di Adidas, che ha sciolto le riserve e intensificato i contatti con Friedkin dopo la vittoria della Conference League. Nel caso di buona riuscita della trattativa, per l’azienda tedesca sarebbe un ritorno alla Roma: aveva già prodotto alcune delle divise più apprezzate dai tifosi dal 1991 al 1994.

Il progetto dello stadio di proprietà

Come riportato dal Tempo, starebbe prendendo corpo anche il progetto dello stadio di proprietà. L’obiettivo della società giallorossa sarebbe di consegnare lo studio di fattibilità in Comune tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, comprensivo del piano tecnico-economico. Le indagini preliminari sarebbero state affidate allo studio Gau, guidato dall’architetto Gino Zavanella che ha lavorato alla realizzazione dello Juventus Stadium e disegnò il progetto per l’impianto alla Massimina lanciato dalla Roma di Rosella Sensi, mai realmente avviato. Gli specialisti dello studio di Via del Babuino si starebbero occupando di coordinare una serie di verifiche sull’area prescelta, di proprietà del Comune. L’idea sarebbe di costruire e inaugurare lo stadio nel 2026 o al più tardi nell’anno del centenario del club, il 2027.

La struttura

Sarebbe ancora da decidere l’esatta collocazione dell’impianto, ma nel frattempo sarebbe stata definita una capienza da 55-56mila posti, quindi con i requisiti necessari per ospitare una finale di Champions League. Fra i dettagli architettonici ipotizzati - ancora modificabili – ci sarebbe quello di una divisione interna in due anelli e di una forma ibrida tra il rettangolare (Bernabeu) e l’ovale (Emirates), ma - a quanto riporta il quotidiano - Friedkin vorrebbe indire un concorso internazionale.

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