Il governatore ha annunciato che "al massimo entro mercoledì procederemo alla proclamazione dello stato di calamità che darà strumenti utili a prelievi, ci auguriamo limitati, che permettano la non turnazione nel territorio"
L'allarme siccità in provincia di Roma è "grave". Lo ha detto il presidente della regione Nicola Zingaretti, il quale ha aggiunto che "allo stato attuale nel territorio di Ato 2 (ovvero Roma e provincia, ndr) non è prevista né preventivata alcuna forma di turnazione. La situazione però è grave, al massimo entro mercoledì procederemo alla proclamazione dello stato di calamità che darà strumenti utili a prelievi, ci auguriamo limitati, che permettano la non turnazione nel territorio".
"Chiederò stato di calamità"
Già in mattinata Zingaretti aveva dichiarato che “nelle prossime ore proclamerò lo stato di calamità naturale. Lo stato di Calamità - ha aggiunto - servirà ad adottare immediatamente le prime misure e a invitare i sindaci alle prime norme di contenimento. Ovviamente dobbiamo prepararci ad una situazione che sarà molto critica che dovrà basarsi sul risparmio idrico di tutte le attività a cominciare dai consumi familiari".
Zingaretti: "L'emergenza climatica è un problema del presente”
"Ci saranno anche però forme di approvvigionamento e di presenza vicino alle amministrazioni comunali", ha sottolineato Zingaretti. "Per ora lo stato di calamità naturale è il primo step, monitorando" anche "la situazione con le Prefetture, Acea e con gli altri attori interessati vedremo quali altri step successivi si faranno", ha spiegato il presidente. "L'emergenza climatica non è un problema del futuro è un problema del presente - ha aggiunto - Comincia addirittura ad essere stancante dirlo. Vediamo cosa sta succedendo in tutta Italia e dobbiamo muoverci anche noi". "Per ora mi permetto di dire a tutti: fare i conti con l'emergenza climatica vuol dire risparmiare acqua", ha concluso Zingaretti.