Complessivamente, lo smantellamento della centrale di Latina produrrà circa 320mila tonnellate di materiali. Di queste, saranno inviate a recupero 297mila tonnellate (il 93%)
Sogin, la società pubblica che si occupa dello smantellamento delle ex centrali nucleari e dello smaltimento dei rifiuti radioattivi, ha terminato "le operazioni di estrazione e condizionamento dei fanghi radioattivi della centrale nucleare di Latina". Lo rende noto la società spiegando che "l'attività è stata svolta attraverso l'impianto Leco, Latina Estrazione Condizionamento, appositamente progettato e realizzato da Sogin per estrarre e condizionare in matrice cementizia circa 15 metri cubi di fanghi radioattivi che erano stoccati in un serbatoio interrato in acciaio inox" ed erano stati prodotti quando la centrale pontina era in esercizio.
Le operazioni
Le operazioni di estrazione, trasferimento e condizionamento in matrice cementizia dei fanghi radioattivi sono iniziate il 24 novembre scorso. Sono circa 70 i manufatti prodotti dall'attività di estrazione e condizionamento di questi fanghi poi "trasferiti nel deposito temporaneo della centrale, in vista del loro successivo trasferimento al Deposito Nazionale quando sarà disponibile. Al termine delle operazioni, l'edificio di estrazione dell'impianto Leco e il serbatoio interrato saranno bonificati e demoliti. L'impianto di condizionamento sarà invece utilizzato per condizionare i rifiuti radioattivi che saranno prodotti nella fase due di disattivazione della centrale, che sarà avviata con la disponibilità del Deposito Nazionale, per poi essere anch'esso demolito. Questa soluzione ingegneristica - prosegue Sogin - ha garantito la massima sicurezza nello svolgimento dei lavori e di ridurre al minimo la quantità di rifiuti radioattivi prodotti nel rispetto della strategia di economia circolare di Sogin, senza produrre alcun impatto sull'ambiente. Complessivamente, lo smantellamento della centrale di Latina produrrà circa 320mila tonnellate di materiali. Di queste, saranno inviate a recupero 297mila tonnellate (il 93%), per la maggior parte composte da metalli e calcestruzzo".