Covid, ambasciatore russo a Roma: teso mano di aiuto all’Italia, morderla non fa onore

Lazio
©Ansa

Sergey Razov è tornato sugli aiuti inviati al nostro Paese durante il periodo più duro della pandemia. "La missione è andata solo nei posti indicati dall’Italia. Facevano solo quello che veniva detto dai colleghi italiani e la missione russa è terminata quando l'Italia ha proposto di concluderla”, le sue parole

ascolta articolo

Con la missione del marzo del 2020 "al popolo italiano è stata tesa una mano di aiuto, ma se qualcuno morde quella mano non è onorevole". A dirlo è l'ambasciatore russo a Roma, Sergey Razov, in riferimento alla missione con cui la Russia inviò aiuti nel nostro Paese durante il periodo più duro della pandemia. "La missione è andata solo nei posti indicati dall'Italia, precisamente a Nembro, centro della pandemia in quel momento - ha aggiunto - Facevano solo quello che veniva detto dai colleghi italiani e la missione russa è terminata quando l'Italia ha proposto di concluderla. Le autorità italiane hanno espresso gratitudine per quanto fatto”, ha spiegato ai giornalisti a piazzale Clodio, dove si è recato per depositare un esposto per istigazione a delinquere e apologia di reato per alcuni articoli pubblicati dal quotidiano La Stampa. (LA DIRETTA SUL CONFLITTO - LO SPECIALE)

Roma: I più letti