Terzo giorno di sciopero contro il caro carburante per i pescherecci della marineria di Fiumicino, prima nel Lazio per quantitativo di pescato e seconda per numero di imbarcazioni dopo Anzio
Terzo giorno di sciopero contro il caro carburante per i pescherecci della marineria di Fiumicino, prima nel Lazio per quantitativo di pescato e seconda per numero di imbarcazioni dopo Anzio.
Questa mattina, assieme ad altre marinerie, si terrà una manifestazione in piazza Santi Apostoli a Roma per chiedere l'intervento del Governo per sostenere la filiera della pesca ed alimentare, le imprese ed i lavoratori. "La situazione è difficile e non nutriamo molto ottimismo", riferisce Gennaro Del Prete, presidente della Cooperativa Pesca Romana.
Gli effetti dello sciopero
Intanto, a Fiumicino, la non uscita in mare dei pescherecci sta cominciando a provocare le prime difficoltà nell'approvvigionamento del pesce fresco per pescherie e ristoranti; si guarda anche ad un eventuale stop degli autotrasportatori.
"Stiamo lavorando per il momento con del pesce arrivato dalla Sardegna e di allevamento - spiega il titolare di una nota pescheria lungo il porto - certo, l'approvvigionamento comincia ad essere a rischio, proprio dopo che eravamo riusciti a risalire la china dopo la fase pandemica acuta". Altre attività fanno affidamento su pesce importato dall'estero.