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Referendum, Cappato: “Da Amato attacco al lavoro dei comitati”

Lazio
©Ansa

Il tesoriere dell'associazione Coscioni è intervenuto all'indomani della conferenza stampa del Presidente della Corte Costituzionale 

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All’indomani della conferenza stampa di Giuliano Amato, in cui il presidente della Consulta ha spiegato le motivazioni del no, da parte della Corte Costituzionale, ai referendum su eutanasia, cannabis e responsabilità civile dei magistrati, è intervenuto Marco Cappato, tesoriere dell'associazione Coscioni. "Noi - ha dichiarato - non siamo abituati a fare processi alle intenzioni e probabilmente non sarebbe stata necessaria una conferenza stampa se non ci fosse stato un attacco così diretto ed esplicito al contenuto e alla qualità del lavoro fatto" dai comitati referendari sui quesiti giudicati inammissibili ieri dalla Consulta. "Se domani mattina saranno discussi e approvati testi di legge migliorativi della situazione attuale - ha proseguito - ne saremmo felici e saremmo pronti a sostenerli”.

Cappato: “Conferenza Amato è stata al 100% politica”

Per Cappato, quella di Amato è stata una conferenza stampa “al 100% politica”. Nel quesito sulla cannabis "non è prevista nessuna legalizzazione della cocaina, su cui potremmo aprire un dibattito, e nessuna legalizzazione dell'eroina, su cui potremmo aprire un altro dibattito. Il titolo - ha spiegato Cappato - usato correttamente della Corte di Cassazione che sarebbe andato al voto degli italiani conteneva il termine 'sostanze'. Quindi si è insinuata incapacità e preparazione di alcuni giuristi", che hanno operato per la formulazione del quesito, "per togliere autorevolezza ai comitati promotori”.

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