Crisi Ucraina, a Roma manifestazione Comunità Sant'Egidio per la pace

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Hanno risposto all'appello numerose forze politiche e sindacali, oltre ad associazioni e sigle della società civile. Presente anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri

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In piazza Santi Apostoli a Roma la Comunità di Sant'Egidio ha promosso una manifestazione dal titolo "Sì alla pace, no alla guerra" per protestare contro un eventuale guerra in Ucraina (LO SPECIALE) dovuta all'escalation delle tensioni con la Russia. Presente anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, oltre ad altri esponenti di forze politiche come il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, e il vice presidente del Pd, Giuseppe Provenzano.

La manifestazione

Hanno risposto all'appello e sono presenti in piazza numerose forze politiche e sindacali, oltre ad associazioni e sigle della società civile. Sul palco, insieme al presidente di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo, anche la scrittrice Edith Bruck,  sopravvissuta ai campi di concentramento e altri testimoni delle guerre di questo secolo. Sul palco allestito a piazza Santi Apostoli erano presenti anche una delegazione di Italia viva, il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, rappresentanti di Demos, Sinistra civica ecologista insieme a Cgil, Cisl, Uil, Acli, Azione Cattolica, e altri, tutti accomunati dalle parole del presidente di S. Egidio, Marco Impagliazzo, che ha invitato a riflettere su come la storia, quella europea e recente in primis, insegni che la guerra è sempre un'avventura senza ritorno.

Impagliazzo: "Segnali minacciosi, siamo molto preoccupati"

"Se la casa del vicino brucia - ha detto Impagliazzo dal palco - prima o poi brucerà anche la nostra. Per questo ora siamo giustamente molto preoccupati per ciò che accade nel cuore dell'Europa, in Ucraina: vediamo segnali minacciosi di una guerra che potrebbe causare un bagno di sangue, di un conflitto che si allargherebbe e ci coinvolgerebbe, trascinandoci tutti in un'avventura senza ritorno. Il movimento per la pace - ha aggiunto - non si faceva sentire da molto tempo: negli anni si è persa l'inquietudine a difendere la pace laddove è minacciata, illudendosi che la cosa non ci riguardi", ma "oggi siamo qui per dire un no forte e convinto che viene prima di ogni posizione: il nostro è un rifiuto radicale dell'utilizzo dello strumento militare per risolvere contenziosi o contese".

Gualtieri: "Roma è una città della pace"

"Siamo qui con Sant'Egidio, con tanti cittadini e forze politiche, per la pace. Roma è una città della pace, e sosteniamo gli sforzi che il governo e l'Europa stanno facendo perché ci sia una soluzione politica". Lo ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, arrivando alla manifestazione. "È una situazione delicata. E noi siamo qui a portare la voce forte della città perché non ci sia una guerra. Roma è una città che ha nel suo Dna la pace e la cooperazione tra i popoli - ha sottolineato il sindaco -. L'Europa non può vedere minacce di invasione e non può vedere gli eserciti che si preparano. Sono immagini che toccano la nostra coscienza".

Edith Bruck: "Se si vuole la pace non si deve mai odiare"

Toccante la testimonianza della scrittrice ungherese pluripremiata Edith Bruck, sopravvissuta ad Auschwitz, a Dachau e ad altri lager nazisti altri in una fuga continua cui l'aveva costretta la sua origine ebraica. "Sono contenta oggi di intervenire per la pace - ha chiosato -, io che ho patito la peggiore delle guerre". La sua testimonianza si è conclusa con un messaggio chiaro: "Parlo nelle scuole della mia terribile esperienza ma non ho nessun sentimento di odio: se si vuole la pace non si deve mai odiare".

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