Covid, Vaia: "Basta con il tamponificio e i bollettini ansiogeni"

Lazio

Secondo il direttore dello Spallanzani di Roma i bollettini "così come sono ora rischiano di creare solo disorientamento e spavento nei cittadini" e il "tamponificio che si è creato nell’ultimo periodo è assolutamente da evitare"

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"I bollettini quotidiani andrebbero aboliti e nel mio istituto l’ho fatto. Così come sono ora rischiano di creare solo disorientamento e spavento nei cittadini". Lo ha affermato in un'intervista a La Verità Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani di Roma, parlando dell'emergenza Covid (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA).

"Tamponificio è un pericolo da evitare"

Secondo Vaia il "tamponificio che si è creato nell’ultimo periodo è assolutamente da evitare. Allo Spallanzani abbiamo infatti proposto di rivedere le norme in materia di quarantena e di isolamento - ha precisato -, consentendo ad esempio ai cittadini contagiati asintomatici di interrompere l’isolamento dopo cinque giorni anche in assenza di test, così come accade negli Stati Uniti".

"Necessario potenziare l'assistenza domiciliare"

Per il direttore dello Spallanzani gli ospedali reggono ma bisognerebbe potenziare l'assistenza domiciliare. "Se riuscissimo ad attuare un reale potenziamento della domiciliarità, portando a casa delle persone e terapie innovative e diagnostica performante, istituendo ed enfatizzando il ruolo del nuovo operatore sanitario del territorio non avremmo più motivo di parlare di ospedali sotto pressione ma di una virtuosa integrazione - ha aggiunto -. Si può, anzi si deve fare. O non avremo percepito di questa pandemia uno dei segni più importanti da cogliere per uscirne migliori. Allo Spallanzani da varie settimane ormai il paziente che curiamo ha più un identikit da ambulatoriale che da reparto, segno che una diversa gestione è possibile".

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