Covid Roma, manifestazione No Green pass in piazza San Giovanni

Lazio

Gli organizzatori al microfono hanno chiesto di rispettare le regole: "È un sit in. Sedetevi e state distanziati". Tuttavia tra i manifestanti in pochi indossano la mascherina

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Sono arrivate da tutta Italia le persone riunitesi in piazza San Giovanni, per il sit-in No vax e no Green Pass a Roma. In attesa degli interventi previsti dal piccolo palco allestito accanto alla Basilica, gli organizzatori al microfono hanno chiesto di rispettare le regole: "È un sit in. Sedetevi e state distanziati per rispettare tutte le regole di questi signori". Tuttavia tra i manifestanti in pochi indossano la mascherina. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA)

La manifestazione

Folti gruppi si sono seduti sulle aiuole antistanti la basilica e sui marciapiedi. Tra i cartelli esposti "vaccinazisti giù dalle poltrone". Diversi i cori intonati dal palco: "Contro il Green Pass questa è la protesta". E poi ancora: "Dove sono le mamme di Italia difendiamo i nostri figli. Tutte le piazze di Italia non si pieghino al sistema liberticida. Giù le mani dai bambini". E anche "sparpagliati ma non distanziati", mentre prima era stato fatto l'appello di "mantenere il distanziamento".

"Abbiamo riempito la piazza", afferma Angelo Di Stefano, uno degli organizzatori e presidente delle Partite Iva.

People gather during the 'No Vax and No Green Pass' protest at San Giovanni square, in Rome, Italy, 15 January 2022. In Italy it is now necessary to have the so-called Super Green Pass, which shows that a person is vaccinated for COVID-19 or has recovered from it on the last six months, to access bars, restaurants, hotels and travel on buses, subways, trains, planes and ships. Furthermore, the government has also made the Super Green Pass obligatory for all over-50s as they are considered especially vulnerable if they contract the virus. 
ANSA/MASSIMO PERCOSSI
©Ansa

Le parole dei manifestanti

Dal palco di piazza San Giovanni arriva un attacco al presidente del Consiglio e all'Unione europea: "Siamo l'unico paese nel mondo" con queste regole. "Stanno sperimentando il regime anticostituzionale. Draghi è il nemico pubblico numero uno e dobbiamo far saltare questo governo. Stanno preparando la guerra. Unione Europea di servi".

Sul palco si sono susseguiti diversi interventi cui quello del giudice sospeso Angelo Giorgianni, che ha ricordato Domenico Biscardi, un leader no vax morto da poco, e del presidente delle partite iva italiane Angelo Di Stefano. "Siamo per la libertà - dice quest'ultimo - Noi saremo i difensori della Costituzione, questo è un preavviso. Siamo determinati ad organizzarci su tutto il territorio e in tutta Europa". Un avvocato e attivista tedesco ha invece attaccato "banche e politici corrotti: sono loro i nostri nemici, non i poliziotti che ci chiedono il Green Pass e per rispettare questa stupida regola. Cambiamo la propaganda, tutto questo è partito con le immagini di Bergamo ora dobbiamo mostrare le nostre immagini di queste piazze".

Sul palco anche l'attore Enrico Montesano che accolto dagli applausi dei manifestanti ha intonato il coro: "La gente come noi non molla mai". "Sono qui per mostrarvi il mio affetto e la mia solidarietà. Ognuno di noi deve aumentare la sua consapevolezza. Siamo qui per manifestare pacificamente. Vogliamo dare un messaggio di pace e di speranza ma allo stesso tempo di disobbedienza civile", ha detto l'attore. 

Gruppo di manifestanti tenta di far partire corteo 

Un gruppo di manifestanti presenti al sit-in no vax in piazza San Giovanni a Roma ha tentato di fare un corteo. Il gruppo si è diretto verso i blindati della polizia che sono arretrati in direzione di via Emanuele Filiberto, al grido di "liberta, libertà". "Non vi fate strumentalizzare da chi vuole fare un corteo", avevano detto in precedenza dal palco. Gli organizzatori sono poi intervenuti per far desistere il gruppo sedendosi davanti alle camionette delle forze dell'ordine, impedendo di fatto il corteo. Tra i partecipanti al sit-in sono proseguite discussioni animate tra chi voleva marciare e chi no, poi rientrate. 

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