Il ponteggio è stato posto sotto sequestro. Sono in corso le indagini per stabilire eventuali responsabilità. La polizia ha effettuato verifiche sul posto per accertare l'esatta dinamica dell'accaduto
Incidente sul lavoro nel centro di Roma. Secondo quanto si è appreso, Piero Peruzza, un operaio di 52 anni, è morto dopo essere caduto da un'impalcatura in via Merulana. Inutili i soccorsi per l'uomo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i poliziotti del commissariato Esquilino che hanno effettuato verifiche sul ponteggio per accertare l'esatta dinamica dell'accaduto.
L'incidente
Erano da poco passate le 9.30 quando un collega del 52enne ha sentito un forte schianto. Pochi istanti e subito la terribile scoperta. Inutili i soccorsi per la vittima. Si ipotizza che l'operaio sia precipitato da una passerella al settimo piano. Il ponteggio è stato posto sotto sequestro. Sono in corso le indagini per stabilire eventuali responsabilità.
Di Berardino: "Tavolo Salute e Sicurezza a inizio anno"
L'assessore regionale al Lavoro, Claudio Di Berardino, nell'esprimere vicinanza alla famiglia di Peruzza ha sottolineato: "Per scongiurare il ripetersi di incidenti mortali sul lavoro come Regione continuiamo a lavorare convocando per l'inizio del nuovo anno una riunione conclusiva del Tavolo Salute e Sicurezza per definire un Protocollo sulla contrattazione preventiva relativa all'organizzazione del lavoro in sicurezza". E ha poi aggiunto: "Come assessorato chiediamo di dare immediata attuazione al vademecum in materia di edilizia già definito. Uno strumento con delle indicazioni ben precise per imprese e lavoratori da seguire per prevenire questo tipo di morti sul lavoro, che avvengono soprattutto in campo edile".
Cisl Roma: “In provincia 4 morti in 50 giorni”
"Oggi 28 dicembre, nel giorno dei Martiri Innocenti, un martire innocente ha perso la vita sul posto di lavoro. Per questo lavoratore, il nuovo anno non fa in tempo ad arrivare che è già finito. Nel suo ricordo alla sua famiglia giungano le condoglianze del sindacato", ha dichiarato Nicola Capobianco, segretario generale della Filca Cisl di Roma. "L'incidente mortale di via Merulana di oggi - ricorda - è l'ottavo incidente mortale nell'edilizia a Roma e provincia, era dal 2009 che non si raggiungeva un numero cosi alto. Una strage silenziosa a cui concorrono controlli occasionali, affidati a personale numericamente esiguo e ritardi nell'applicazione della normativa. Davanti a cifre da bollettino di guerra, noi come sindacato abbiamo continuato a fare proposte per la sicurezza, che sono rimaste inascoltate. Purtroppo - prosegue il sindacalista della Filca - ancora una volta dobbiamo piangere per un uomo che si è alzato la mattina per andare a lavorare e non ha fatto più ritorno dai propri cari. In 50 giorni nella provincia di Roma sono morti quattro operai, tre per cadute dall'alto. Non si può morire per lavorare". "Abbiamo chiesto un incontro alla Prefettura per provare a costituire insieme un tavolo operativo che riunisca tutte le parti affinché con il contributo comune si possa provare a contrastare il fenomeno delle morti sul lavoro, ma ancora non siamo stati convocati. L'applicazione della Patente a punti nel settore per premiare le imprese virtuose ed espellere quelle inadempienti, la sicurezza sul lavoro che diventi una disciplina scolastica, l'assunzione di nuovi ispettori, l'aumento del numero delle ispezioni e controlli nei cantieri, dotazione di più ispettori è più mezzi, la condivisione delle informazioni di tutti gli organi ispettivi, sono solo alcune delle proposte che mettiamo in campo e che secondo noi non possono più essere rinviate. In attesa delle risposte che non arrivano noi continuiamo a piangere i nostri morti e a stilare bollettini di guerra. Quanti altri amici dobbiamo piangere prima che si prendano finalmente dei seri provvedimenti?", ha concluso Capobianco.