Gigi D'Alessio assolto dall'accusa di reati fiscali

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Il cantante, assolto con la formula “perché il fatto non sussiste”, era imputato a Roma nell’ambito di un’indagine del 2018, che verteva su un'ipotesi di evasione dalle imposte da circa 1,7 milioni di euro. La Procura aveva chiesto 4 anni

Il tribunale monocratico di Roma ha assolto il cantante Gigi D’Alessio dall’accusa di reati fiscali "perché il fatto non sussiste". Per l'artista napoletano la Procura aveva chiesto una condanna a 4 anni. La vicenda è legata a una indagine del 2015, che verteva su un'ipotesi di evasione dalle imposte da circa 1,7 milioni di euro. Secondo l'accusa D'Alessio nel 2010 non avrebbe dichiarato utili per alcuni milioni di euro frodando il fisco. Il giudice ha fatto cadere le accuse anche per gli altri quattro imputati. "La sentenza rende giustizia all'uomo prima che all'artista. Il tribunale di Roma, oggi, ristabilisce la verità a distanza di dieci anni dalle ipotesi accusatorie, rimaste prive di riscontro, riconoscendo la legittimità dell'operato dell’artista, che ha sempre creduto che la giustizia riconoscesse l'assoluta legittimità del suo agire. Il tempo è galantuomo", il commento degli avvocati Pierpaolo Dell'Anno, Giuseppe Murone e Gennaro Malinconico, difensori del cantante.

Gigi D’Alessio: “Oggi è un giorno felice”

"Finalmente la giustizia ha fatto il suo corso. Oggi per me è un giorno felice perché la verità è venuta a galla, dopo oltre dieci anni di ombre pesanti per me e i miei collaboratori, in cui ci siamo dovuti difendere da accuse infondate che hanno infangato la nostra serietà e il nostro lavoro". Queste le prime parole di Gigi D’Alessio dopo l’assoluzione. "Chi mi conosce - aggiunge il cantante in una nota - sa che sono sempre stato tranquillo, avendo massima fiducia nella giustizia e nel lavoro della magistratura. Con tanta pazienza, la verità alla fine vince sempre e ora è sotto gli occhi di tutti”.

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