L’obiettivo è andare al voto nella prossima primavera per chiedere la modifica dell’attuale legge sulla cannabis legale. Il Comitato Promotore: “Risposta straordinaria, ma non sorprendente. Le persone ci chiedono un cambiamento, non è possibile rimandare”
Sono state depositate questa mattina in Cassazione le oltre 630mila firme raccolte dal Comitato promotore del referendum sulla cannabis legale in poco più di un mese. L'obiettivo è andare al voto nella prossima primavera per chiedere la modifica dell'attuale legge.
Comitato Promotore: “Oltre 70% firme under 35”
"Oggi abbiamo portato in Corte di Cassazione le firme di oltre mezzo milione di italiane e italiani - ha detto Marco Peduca, presidente del comitato promotore e membro dell'Associazione Luca Coscioni - La risposta è stata straordinaria ma non sorprendente: hanno preso parte molti giovani, oltre il 70% delle persone che hanno firmato ha meno di 35 anni. Le sottoscrizioni sono arrivate dalle grandi città ma anche dai piccoli comuni. Un'omogeneità che sottolinea la portata e l'interesse del tema". Con un Parlamento "immobile sui diritti - ha aggiunto - l'arma referendaria è l'unico modo con cui i cittadini possono far sentire la loro voce".
“Le persone ci chiedono cambiamento, non è più possibile rimandare”
Le persone "ci chiedono un cambiamento, non è più possibile rimandare" hanno aggiunto Antonella Soldo e Riccardo Maggi, anche loro entrambi membri del Comitato Promotore, sottolineando che proprio per questo al centro della prossima conferenza nazionale sulle droghe in programma il 27 e 28 novembre "ci devono essere le evidenze dei risultati delle politiche proibizioniste e gli effetti nocivi dell'attuale legge".