Blitz antimafia a Latina, 33 misure cautelari

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L'indagine ha condotto a ipotizzare l'esistenza di un nuovo sodalizio di matrice mafiosa di origine locale

A Latina vasta operazione anticrimine della polizia. Eseguite 33 misure cautelari nei confronti di altrettante persone sospettate, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, furto, detenzione e porto abusivo di armi. 

L'indagine

L'indagine ha condotto a ipotizzare l'esistenza di un nuovo sodalizio di matrice mafiosa di origine locale, riconducibile al clan di etnia Rom di Giuseppe Di Silvio, detto Romolo. L'organizzazione, strutturata su base familiare e territoriale, si sarebbe resa protagonista a Latina di gravissimi episodi criminali, radicandosi sempre di più sul territorio, sia con lo spaccio di stupefacenti, sia con le estorsioni. Attività portate avanti piegando con la paura le vittime, in qualche caso vessate da anni senza che mai abbiano sporto denuncia.

Boss Di Silvio ad affiliati: "Tenete Latina in mano"

"Tenete la città di Latina in mano". Così il boss Romolo Di Silvio, dal carcere di Rebibbia, impartiva gli ordini ai suoi affiliati per la gestione dello spaccio e delle estorsioni ai danni di commercianti del capoluogo pontino. La frase è stata intercettata nell'ambito dell'indagine della Dda di Roma.

Un fermo immagine tratto da un video della polizia di Latina, 26 ottobre 2021: Dalle prime luci dell'alba è in corso a Latina, una vasta operazione anticrimine della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma. Eseguite 33 misure cautelari nei confronti di altrettante persone sospettate, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, furto, detenzione e porto abusivo di armi. 
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Operazioni in tutta Italia

Oltre che a Latina anche su gran parte del territorio nazionale si sono concluse altre importanti operazioni di polizia giudiziaria con l'esecuzione di ulteriori misure cautelari, che sono state in tutto 103. Colpite organizzazioni criminali italiane e straniere. Tra i reati contestati, associazione a delinquere di stampo mafioso e associazione finalizzata al commercio di droga, spaccio di stupefacenti, estorsione , sequestro di persona, rapina. Ad eseguire le misure cautelari i poliziotti delle Squadre Mobili di Latina, Catanzaro, L'Aquila, Salerno, Lecco, Terni, Taranto, Genova e Vicenza su mandato delle rispettive Procure della Repubblica con l'ausilio dello Sco e coordinate dalla Direzione Centrale Anticrimine. Per il prefetto Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, i risultati di oggi "sono frutto non solo del costante impegno delle donne e degli uomini in servizio presso le strutture investigative centrali e delle questure coinvolte ma altresì di una decisa strategia di contrasto ai fenomeni di criminalità comune e organizzata adottata dalla Polizia di Stato sotto l'egida delle Procure della Repubblica interessate".

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