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Delitto dell’Olgiata, assassino della contessa Filo della Torre torna libero dopo 10 anni

Lazio

Il maggiordomo Manuel Winston Reyes era stato condannato a 16 anni per aver ucciso la nobildonna napoletana il 10 luglio del 1991. Lunedì uscirà dal carcere beneficiandodell'indulto e della liberazione anticipata. Il legale difensore: “Capisco umanamente la sofferenza del figlio della vittima ma ci siamo rimessi al giudizio della Corte”

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Tornerà libero lunedì, 11 ottobre, Manuel Winston Reyes, il maggiordomo filippino condannato a 16 anni per l'omicidio della contessa Alberica Filo Della Torre, nobildonna napoletana sposata con un costruttore romano, uccisa il 10 luglio del 1991. Lo ha confermato all'AGI il difensore dell'uomo, l'avvocato Nicodemo Gentile, dopo l'anticipazione de Il Messaggero.

Il delitto dell’Olgiata

Noto come delitto dell’Olgiata, il quartiere romano dov’è avvenuto, l'omicidio è rimasto per lungo tempo un caso irrisolto. La contessa Filo Della Torre era stata trovata morta nella sua camera poco prima della cerimonia per i dieci anni di matrimonio che la donna avrebbe festeggiato con il marito. Dopo anni di indagini, i sospetti sono ricaduti sul maggiordomo che, solo a distanza di tempo, è stato arrestato, portato in carcere e processato. A provare il suo coinvolgimento diretto nel delitto è stata una macchia di sangue e un Rolex. Winston Reyes è stato condannato in primo grado a 16 anni per aver strangolato la contessa. Condanna poi confermata anche in Appello e in Cassazione. E ora, a distanza di 10 anni dalla sentenza, uscirà dal carcere.

Le parole dell’avvocato difensore

"Manuel Winston Reyes dovrebbe uscire lunedì dal carcere ed è una cosa ampiamente prevista e risaputa. Dipende dal calcolo della pena, perché lui è stato condannato a 16 anni ma, beneficiando dell'indulto ha scontato 3 anni in meno. Inoltre esce dopo 10 anni e non dopo 13 per la liberazione anticipata. Calcoli alla mano è corretto”, ha spiegato l’avvocato Gentile. "Ho letto sulle pagine de Il Messaggero e capisco umanamente la sofferenza del figlio della vittima - ha aggiunto - ma ci siamo rimessi al giudizio della Corte. È stato condannato a 16 anni ed è giusto che esca”, ha concluso il legale.