La Cassazione conferma il ‘tutore’ di sostegno per Gina Lollobrigida

Lazio
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Il figlio aveva chiesto all’autorità giudiziaria di nominare un ‘tutore’ per ‘proteggere’ il patrimonio dell’attrice 94enne, la quale si dichiara "amareggiata, ma non rassegnata”

È stata confermata dalla Cassazione il decreto di apertura dell'amministrazione di sostegno per Gina Lollobrigida, l'attrice 94enne nei cui confronti il figlio Andrea Milko Skofic aveva chiesto all'autorità giudiziaria di Roma di nominare un 'tutore' per 'proteggere' il patrimonio della 'Bersagliera'.

La perizia

Pur escludendo una situazione di "infermità mentale derivante da patologie psichiatriche", i periti medici hanno evidenziato "un indebolimento della corretta percezione della realtà" e uno stato di "vulnerabilità" che rende "possibile l'altrui opera di suggestione".

Gina Lollobrigida durante la trasmissione televisiva in onda su Rai Uno ''Domenica In'', Roma 22 settembre 2019. ANSA/FABIO FRUSTACI
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Lollobrigida: “Amareggiata, ma non rassegnata”

L’avvocato Filippo Maria Meschini, suo legale di fiducia, ha comunicato che Lollobrigida, recentemente testimonial per il vaccino contro il Covid, dalla sua villa romana sull'Appia Antica ha dichiarato di essere “amareggiata, ma non rassegnata”. Per l'attrice, che iniziò la sua carriera nel 1947 e poi divenendo una diva conosciuta in tutto il mondo - il verdetto "è lesivo" della sua dignità.

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