È morto Achille Lollo, condannato per il rogo di Primavalle

Lazio
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Aveva compiuto 70 anni lo scorso 8 maggio. Insieme ad altri due militanti di Potere Operaio, diede fuoco alla porta dell'appartamento di Mario Mattei, all'epoca segretario della sezione di Primavalle del Msi. Nell'incendio morirono due dei quattro figli di Mattei

È morto ieri mattina, all’ospedale di Bracciano, Achille Lollo. Lo si apprende da fonti investigative. Lollo aveva compiuto 70 anni lo scorso 8 maggio. Nella notte tra il 15 e il 16 aprile 1973, con altri due militanti di Potere Operaio, Marino Clavo e Manlio Grillo, che poi si diedero alla latitanza, diede fuoco alla porta dell'appartamento di Mario Mattei, all'epoca segretario della sezione di Primavalle del Msi. Nell'incendio morirono due dei quattro figli di Mattei, Stefano e Virgilio, di 8 e 22 anni. Per questa vicenda, Lollo fu condannato, in via definitiva, a 18 anni di carcere.

La riapertura del fascicolo

Per i tre militanti, l’estinzione della pena, prescritta attraverso un complesso meccanismo di calcolo, arrivò il 12 ottobre 2003. Nel 2005 il fascicolo venne riaperto dopo che in un'intervista Lollo riferì che all'attentato parteciparono altre tre persone, che vennero indagate per strage, ma la loro posizione fu archiviata l'anno successivo. Lollo venne convocato a piazzale Clodio nel gennaio del 2011, dopo essere rientrato in Italia dal Brasile dove ha vissuto per molti anni, per essere ascoltato dall'allora sostituto procuratore capitolino Luca Tescaroli. Accompagnato dal suo difensore, si avvalse della facoltà di non rispondere. L'interesse degli inquirenti della capitale a sentirlo era legato a quell'intervista in cui chiamava in causa, per la morte dei fratelli Mattei, altre tre persone: Elisabetta Lecco, Diana Perrone e Paolo Gaeta. Circostanza tuttavia smentita da Manlio Grillo. Vista l'impossibilità ad approfondire i temi di quella intervista, la Procura ottenne l'archiviazione del fascicolo processuale soprattutto in virtu' della scadenza dei termini (due anni) per lo svolgimento degli accertamenti nei confronti dei tre indagati, citati da Lollo. Contemporaneamente gli inquirenti aprirono un nuovo fascicolo per proseguire le indagini nei confronti di Perrone, Lecco e Gaeta. 

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