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Summit anti Isis a Roma, Di Maio: “Terroristi sconfitti ma non sradicati”. Video

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“L'Italia continuerà a mantenere in Iraq, nel rispetto della sovranità irachena e in pieno accordo con Baghdad, un significativo contingente militare con l'obiettivo di rendere il Paese capace di affrontare la minaccia in autonomia", ha affermato il titolare della Farnesina aprendo la ministeriale della coalizione anti-Daesh. "Grazie mio amico", ha detto in italiano il segretario di Stato Usa, Antony Blinken

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"Daesh è stato sconfitto nella sua dimensione territoriale, ma non è stato sradicato. Per questo l'Italia, con oltre 800 unità dislocate tra Iraq e Kuwait, continuerà a mantenere in Iraq, nel rispetto della sovranità irachena e in pieno accordo con Baghdad, un significativo contingente militare con l'obiettivo di rendere il Paese capace di affrontare la minaccia in autonomia", ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, aprendo la ministeriale della coalizione anti-Daesh a Roma. "Ci stiamo preparando anche a incrementare la nostra partecipazione alla missione Nato in Iraq e ad assumerne il comando dopo il turno assicurato dalla Danimarca".

La lotta contro l'Isis

"Ho colto l'opportunità della ministeriale della Coalizione per rinnovare l'impegno dell'Italia alla sconfitta duratura di Daesh. Un impegno, quello del nostro Paese, che si contraddistingue da sempre per la sua multidimensionalità. L'impegno dell'Italia in questo senso è massimo a tutela della sicurezza dei nostri cittadini che costituisce una priorità assoluta", ha aggiunto Di Maio. "L'Italia - sottolinea il titolare della Farnesina - figura fra i principali contributori militari della Coalizione in Iraq. Siamo stati in prima linea, con l'Arma dei Carabinieri, nella formazione delle forze militari e di polizia irachene e curde. I nostri assetti aerei continuano a svolgere attività di rifornimento in volo, di ricognizione e sorveglianza e di trasporto del personale. Uno dei fiori all'occhiello del nostro ruolo in Iraq e nella Coalizione è l'attività a tutela del patrimonio archeologico iracheno che la furia iconoclasta di Daesh aveva tentato di distruggere: finanziamo missioni archeologiche sul terreno e i Carabinieri della Task Force 'United for Heritage' sono impegnati nel contrasto al traffico illecito di reperti. Come Italia – ha poi spiegato il ministro – continueremo inoltre ad impegnarci anche nel contrasto alla propaganda di Daesh per garantire che alla sconfitta territoriale del gruppo terroristico segua quella della sua ideologia".

Blinken: “Grazie mio amico Di Maio”

"Grazie mio amico Di Maio", ha detto, in italiano, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, rivolgendosi al titolare della Farnesina nella conferenza stampa finale. "Luigi è stato il primo ministro degli Esteri" ad aver visitato Washington all'inizio della nuova amministrazione Biden, ha poi aggiunto Blinken. "Siamo molti grati per la leadership dell'Italia perché queste sfide sono al centro dell'agenda globale", ha proseguito il segretario di Stato americano che ha parlato anche di un "allineamento di valori" tra Italia e Usa "per i diritti umani e la democrazia".

Di Maio: “Allarma la minaccia dell'Isis in Africa”

La minaccia dell'Isis "è particolarmente allarmante nel continente africano, nello specifico nella regione del Sahel, ma anche in aree dell'Africa orientale, come il nord del Mozambico. Per questo motivo, con il sostegno Usa e di molti altri partner, ho proposto di istituire un Gruppo di Lavoro dedicato all'Africa, che possa identificare e fermare le minacce terroristiche connesse a Daesh esistenti nel continente mettendo a punto specifiche contromisure da definire in coordinamento con i partner locali", ha poi affermato Di Maio. "A conferma della preoccupazione che desta l'espansione di Daesh in Africa, abbiamo accolto alla Ministeriale alcuni Paesi africani non membri della Coalizione - quali Burkina Faso, Ghana e Mozambico - invitati in veste di osservatori", ha poi spiegato il ministro