"Alla base dello sciopero - spiegano le organizzazioni sindacali - l'opposizione netta ai licenziamenti nel trasporto aereo, uno dei settori più colpiti dalla pandemia"
E' iniziato alle 13 all'aeroporto di Fiumicino lo sciopero del trasporto aereo di 4 ore (13-17), proclamato dai sindacati del comparto di Cgil, Cisl, Uil, Ugl-trasporto aereo, Cub e Usb. Al momento oltre duecento lavoratori, con striscioni di protesta e bandiere delle rispettive organizzazioni sindacali affisse davanti al terminal, si stanno radunando, alla presenza delle forze dell'Ordine, davanti all'ingresso del Terminal 3, al piano Partenze. Presenti, per portare sostegno ai lavoratori anche il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino ed alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione del comune costiero.
La protesta
All'origine della protesta del personale di settore "la difesa dei lavoratori di Alitalia, Air Italy, Blue Panorama, Air Dolomiti, Neos, Norvegian, Ernest,in liquidazione e delle low cost Easyjet, Ryanair/Malta Air, Wizz Air, Vueling, Volotea - si legge in una nota congiunta di Cgil, Cisl, Uil, Ugl trasporto aereo - di tutte le compagnie aeree straniere con base e addetti in Italia, delle società di gestioni aeroportuali, di handling e catering e di tutti gli stagionali e precari del settore." Per i sindacati, inoltre, "è inaccettabile il ritardo per l'avvio della newco ITA - sostengono in modo unitario - che deve partire al più presto, mantenendo gli attuali livelli occupazionali; così come non sono più tollerabili i ritardi nell'erogazione degli stipendi di tutti i dipendenti di Alitalia, in amministrazione straordinaria." Oltre a Fiumicino l'agitazione del comparto aereo si sta svolgendo contemporaneamente anche in altri scali italiani, con presidi negli aeroporti di Milano Linate, Napoli Capodichino ed in quello di Pisa.
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