Civitavecchia, maltrattamenti agli anziani in una Rsa: 17 indagati

Lazio

Nell'inchiesta sono coinvolti infermieri e operatori sociosanitari accusati di maltrattamenti, sequestro di persona e falsità ideologica per aver lasciato in stato di abbandono, offeso e in alcuni casi picchiato gli ospiti della struttura. La precisazione dell'attuale gestione della Rsa

Avrebbero lasciato gli anziani in stato di abbandono, senza pulirli per diverse ore, li avrebbero legati ai letti con le lenzuola, offesi, in alcuni casi addirittura malmenati, e avrebbero dato loro anche farmaci calmanti al di fuori delle prescrizioni mediche. I maltrattamenti sarebbero avvenuti in una Rsa di Santa Marinella, località balnerare vicino a Roma. Le indagini dei carabinieri di Civitavecchia sono scattate da una denuncia presentata da familiari di un anziano ospite della Rsa nel 2018. Ora 17 persone, tra infermieri e operatori sociosanitari presso la struttura, sono indagati a vario titolo per maltrattamenti, sequestro di persona e falsità ideologica.

La ricostruzione degli inquirenti

I carabinieri di Civitavecchia hanno proceduto oggi, su delega della locale Procura, alla notifica dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e contestuale elezione di domicilio nei loro confronti. I militari hanno documentato, attraverso telecamere nascoste nella Rsa, una serie di episodi di maltrattamenti nell'arco di due mesi subiti da una quindicina di anziani ospiti della struttura. Sequestrate e analizzate le cartelle cliniche dei pazienti. Gli investigatori avrebbero accertato che gli indagati erano soliti lasciare gli anziani in stato di abbandono all'interno della sala ricreazione e nelle stanze senza pulirli, alimentandoli con l'uso di siringhe con dentro cibo frullato che veniva spinto con violenza nella loro bocca fino quasi a farli soffocare, avrebbero somministrato calmanti e antipsicotici al di fuori delle prescrizioni mediche, e li avrebbero legati ai letti con le lenzuola nonostante gli anziani li implorassero di liberarli. Li avrebbero anche umiliati con offese, derisi, minacciati con frasi come "ti spacco la faccia" e in qualche caso malmenati.

La nota della Rsa

La nota diffusa dalla Rsa: "La residenza ha appreso, attraverso i media, dell’oggetto dell’indagine avviata dalla Procura di Civitavecchia nei confronti di diversi soggetti impiegati nella Rsa Santa Marinella, avente ad oggetto anche ipotesi di maltrattamenti nei confronti degli ospiti. In merito a questa vicenda, si ritiene doveroso precisare che i fatti oggetto di contestazione risalgono ad un periodo precedente all’attuale gestione della Residenza. Sebbene molti degli Operatori coinvolti nell’inchiesta non siano più impiegati presso la Rsa, l’attuale gestione ha in ogni caso provveduto nell’immediato a disporre la sospensione cautelare di tutti i soggetti ancora operativi, in attesa che vengano chiarite le responsabilità relative a ciascuna posizione. 

Corre peraltro l’obbligo di evidenziare che da quando la nuova Società si è insediata presso la Rsa Santa Marinella, la gestione della struttura è passata attraverso l’applicazione di protocolli assistenziali molto rigidi che prevedono costanti controlli, ordinari e straordinari, per verificarne l’applicazione.  La direzione vigila costantemente sul rispetto delle procedure, nonché sul livello assistenziale nei confronti degli ospiti che deve necessariamente essere in linea con gli elevati standard di cura, vicinanza, empatia e assistenza, valori non negoziabili che guidano l’operato di questa struttura quotidianamente.  Al fine di sottolineare la propria completa estraneità ai fatti oggetto di contestazione, la direzione ha altresì richiesto alla Procura ed ottenuto di poter accedere al fascicolo degli atti di indagine, in modo da valutare anche un eventuale intervento nel procedimento come danneggiata".

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