Al centro dell'indagine una serie di post pubblicati dall'aprile del 2020 e fino al febbraio del 2021 che prendono di mira le scelte fatte dall'Italia per contrastare la diffusione del Coronavirus
I carabinieri del Ros stanno eseguendo perquisizioni in numerose città italiane nei confronti di 11 indagati che avrebbero minacciato sui social il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Le operazioni sono in corso a Roma, Latina, Padova, Bologna, Trento, Perugia, Torino e Verbania. Le accuse sono di offesa all'onore e al prestigio del presidente della Repubblica e istigazione a delinquere.
Le indagini
L'operazione si inserisce nell'ambito delle indagini avviate dalla procura di Roma lo scorso agosto nei confronti di un 46enne di Lecce per alcuni tweet. Le indagini del Ros hanno poi portato alla luce una elaborata strategia di aggressione alle più alte istituzioni del Paese ed è stata ricostruita la rete relazionale e le abitudini social dei soggetti coinvolti. Numerosi i post e i contenuti multimediali offensivi rilevati, anche grazie all'impiego del Reparto Indagini Telematiche, unità del Ros specializzata. Si tratta di post pubblicati dall'aprile del 2020 e fino al febbraio del 2021 che prendono di mira le scelte fatte dall'Italia per contrastare la diffusione del Coronavirus. Il procedimento è coordinato dai sostituti procuratori Eugenio Albamonte e Gianfederica Dito.
Tra gli indagati un professore universitario
Gli indagati hanno età compresa tra i 44 e i 65 anni, tra loro figurano impiegati e professionisti. Tre sono militanti di estrema destra che avrebbero avuto contatti tra loro nelle strategia legata ai messaggi d'odio postati sui social network. Tra gli indagati anche un professore di 53 anni che insegna all'Università del Molise, ma nato a Roma, vicino a gruppi e militanti di ispirazione suprematista e antisemita tramite la piattaforma social VKontakte, il social network popolare in Russia.
Coinvolti anche un pensionato, un ottico, due giornalisti di testate online, l'impiegato amministrativo di un ospedale di Roma e uno studente. Infine, anche un artista-cantante torinese di 50 anni, a cui i Ros hanno perquisito l'abitazione e hanno sequestrato i post pubblicati su Twitter tra aprile 2020 e febbraio 2021, alcuni dei quali collegati alla gestione della pandemia.
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