Si dimette presidente del Consiglio regionale del Lazio Mauro Buschini

Lazio

"Ho sempre lavorato nel pieno rispetto della legge, delle istituzioni e nella massima trasparenza. Negli ultimi giorni il Consiglio e la mia persona sono state vittime di attacchi e speculazioni politiche", ha sottolineato Buschini

Mauro Buschini, presidente del Consiglio regionale del Lazio, ha annunciato le sue dimissioni in riferimento alla vicenda di assunzioni alla Regione Lazio in cui era stato accusato di irregolarità. "Ho sempre lavorato nel pieno rispetto della legge, delle istituzioni e nella massima trasparenza. Negli ultimi giorni il Consiglio e la mia persona sono state vittime di attacchi e speculazioni politiche", ha sottolineato Buschini. 

Le parole di Mauro Buschini

"Ribadisco - ha aggiunto riferendosi alla vicenda denominata 'Concorsopoli' - che la procedura è stata non solo regolare ma pienamente trasparente e ha permesso di integrare le risorse umane con personale esperto e preparato. Ho deciso di rassegnare le mie dimissioni da presidente per garantire al mio successore di nominare in piena autonomia i membri della Commissione trasparenza che ho fortemente voluto e che, sono sicuro, farà luce sulla vicenda". "Una decisione necessaria - prosegue Buschini - per la passione e la serietà con la quale ho ricoperto il mio ruolo da quasi due anni e che ho deciso di prendere per il rispetto massimo che nutro per le istituzioni, i miei colleghi e i cittadini che da anni mi conoscono per la serietà e concretezza e che negli ultimi giorni mi esprimono il loro sostegno. Continuerò con lo stesso entusiasmo di sempre a rappresentare le istanze dei cittadini e cercare di dare risposte alle aspettative di un territorio, al quale mi lega un profondo sentimento di amore".

Zingaretti: “Grazie a Buschini per il suo gesto di serietà”

"La proposta di istituire una Commissione di trasparenza in Consiglio regionale è un fatto positivo. Sono sicuro aiuterà l'efficienza e la credibilità di quella Istituzione agli occhi dei cittadini e fugherà ogni eventuale dubbio sulle procedure adottate nelle ultime assunzioni. Ringrazio Mauro Buschini per il suo gesto di serietà e responsabilità istituzionale che rafforza la credibilità e il percorso intrapreso dal Consiglio regionale e aiuterà ora ad andare avanti nel lavoro quotidiano e legislativo”. Questo il commento del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Gasparri (Forza Italia): "Dimissioni non risolvono scandalo"

"Chi pensa di risolvere lo scandalo delle assunzioni alla Regione con le dimissioni del presidente del consiglio regionale Mauro Buschini, sappia che non se la caverà in questo modo. Ma la Procura della Repubblica di Roma che fa? C'è una sorta di cappa immunitaria che salvaguarda Zingaretti, il PD romano e tutte le persone collegate a queste realtà? Viene da immaginarlo". E' il commento del senatore Maurizio Gasparri commissario romano di Forza Italia. "Sarò io - ha continuato - ad attivare con un esposto la procura della Repubblica, che non può rimanere a guardare inerte. La manovrina del PD delle dimissioni di un presidente che poi si ergerebbe a moralizzatore è ridicola e patetica. Per molto meno furono montati scandali e campagne di stampa. Invece questa volta c'è tanto silenzio. Io non resterò zitto", ha concluso.

Astorre (Pd): "Passo indietro per fare chiareza"

"Mauro Buschini ancora oggi si dimostra una persona seria e corretta. Mauro per il bene di una comunità politica e delle istituzioni che ha sempre rappresentato con grande valore e onestà, ha fatto un passo indietro, per permettere che venga chiarita la vicenda concorsi". Lo ha affermato, in una nota, il senatore Bruno Astorre, segretario Pd Lazio. "Concordo con Mauro - ha aggiunto Astorre - le sue dimissioni non devono essere viste come una resa, un'ammissione di colpa, ma esprimono al meglio l'amore verso le nostre istituzioni. Il suo è un gesto coraggioso che denota un alto rispetto per il Consiglio regionale da lui presieduto fino ad oggi. Il nostro presidente del Consiglio regionale - ha sottolineato - si è dimesso per permettere che una Commissione Trasparenza, da lui proposta, possa approfondire la vicenda delle assunzioni dei dipendenti, in totale imparzialità". 

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