"Abbiamo approvato i bilanci di Ama dal 2017 al 2019, accompagnati da un piano di rilancio e risanamento", ha annunciato Raggi. "Oggi apriamo un altro capitolo"
"Oggi è una giornata storica. In questi anni ci siamo rifiutati di approvare bilanci di Ama non veritieri. Abbiamo scoperto un buco da 250 milioni di euro fatto rubando soldi ai cittadini romani". Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi durante una conferenza stampa sui conti e il rilancio di Ama, la municipalizzata dei rifiuti cittadini. Raggi ha parlato di una "operazione verità" sulle "nefandezze degli ultimi 15 anni che tutti quelli che ci hanno preceduto hanno fatto finta di non vedere. Abbiamo rimesso le mani nei bilanci a partire dal 2003".
"Bilanci gonfiati"
"Questo è il motivo per cui non abbiamo potuto approvare i bilanci, fino ad oggi. Dove erano andati i nostri soldi? Il Centro Carni - ricorda Raggi - è un complesso immobiliare che è stato conferito ad Ama per aumentare il valore della società. Ebbene il bilancio di Ama era stato di fatto gonfiato valutando il Centro Carni 140 milioni di euro. Abbiamo fatto delle perizie, ne vale 24". Sul capitolo tariffa rifiuti, "dal 2003 Ama riscuoteva la Tari per conto del Comune di Roma, tratteneva i soldi, prendeva ulteriori soldi da Roma Capitale e oltre a ciò si indebitava nei confronti delle banche - aggiunge -. Chi ci ha preceduto, sia in amministrazione, sia in azienda, ha preferito dare soldi alle banche piuttosto che investirli in impianti, mezzi, uomini. Ha preferito indebitarsi con le banche per oltre 600 milioni". Ancora: "I famosi crediti cimiteriali, quei 18 milioni che non ci tornavano erano la punta di un iceberg molto più grande fatto da partito debito-creditorie che non giravano tra azienda e Comune per oltre 100 milioni di euro - le parole di Raggi -. E pensate che il primo progetto di bilancio che ci fu sottoposto nel 2017 finiva con un utile di 800mila euro. Qualcuno ha chiuso gli occhi in questi anni".
"Ora possibile rilancio e pulizia città"
"Abbiamo approvato i bilanci di Ama dal 2017 al 2019, accompagnati da un piano di rilancio e risanamento", ha annunciato Raggi. "Oggi apriamo un altro capitolo. Possiamo riportare l'azienda ad avere una solidità reale", ha spiegato. Raggi ha aggiunto: "Tra le prime azioni vedremo più operatori ecologici in strada, nuovi mezzi per la raccolta, cassonetti, isole ecologiche". La sindaca ha parlato di un "piano serio" anche per "la pulizia della città". Tra le previsioni 300 nuovi posti di lavoro con l'ingresso di 225 operatori ecologici, 40 meccanici, 20 operatori cimiteriali e 15 operatori impianto.
Il Piano di risanamento di Ama prevede il rifinanziamento della società dei rifiuti con l'apporto di capitale per 256,4 milioni di euro: di questi, 106,4 milioni di euro si concretizzano nella rinuncia a crediti di Roma Capitale e 150 milioni di euro attraverso disponibilità liquide, di cui 100 da tradurre in aumento di capitale sociale. Lo spiega il Campidoglio. "A supporto di tali operazioni, per garantire una gestione economica in equilibrio, sono previste azioni di investimento ed efficientamento tramite razionalizzazione dei costi e realizzazione di interventi straordinari previsti nel Piano industriale 2020-2024", si spiega. Due impianti di compostaggio, a Casal Selce e Cesano, due impianti di selezioni di multimateriale, di cui uno a Rocca Cencia e un nuovo Tmb. Questi gli impianti che, come riferisce l'assessore Katia Ziantoni, sono previsti nel piano di Ama.
"Differenziata al 61% nel 2025"
Il piano punta inoltre a raggiungere il 61% di raccolta differenziata entro il 2025. "Non basta, infatti, aumentare i punti percentuali di raccolta differenziata, ma occorre incrementare la capacità di recupero delle materie prime seconde attraverso la realizzazione degli impianti a servizio della raccolta differenziata", dice Ziantoni. In quest'ottica, l'amministrazione ha previsto modelli differenziati di raccolta, sia stradale che porta a porta, a seconda delle caratteristiche di ogni municipio, con una pianificazione realmente calata sul territorio". Investimenti anche per l'acquisto di 37mila nuovi cassonetti, 88 nuove spazzatrici, 298 nuovi mezzi per la raccolta stradale e 459 mezzi leggeri per il servizio porta a porta. Saranno così sostituiti i mezzi con un'età media di 10/15 anni.