L'inchiesta è stata avviata alla luce di una prima informativa inviata dai carabinieri a piazzale Clodio. Nella rissa un 14enne ha riportato la frattura del setto nasale, con una prognosi di 30 giorni
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione alla maxi rissa avvenuta sabato sera nella zona del Pincio, nel centro della Capitale. L'inchiesta è stata avviata alla luce di una prima informativa inviata a piazzale Clodio, che ha competenza solo per i maggiorenni coinvolti, dai carabinieri che indagano sulla vicenda, anche attraverso l'analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e dei filmati diffusi sul web. Un’informativa è stata inviata anche alla Procura dei Minori. Al momento non è stato formalizzata la fattispecie di reato per cui procedere ma chi indaga starebbe valutando i reati di rissa aggravata e lesioni.
La maxi rissa
La rissa, che ha visto coinvolti centinaia di ragazzi, tra cui anche minorenni, era scoppiata tra due gruppi per motivi ancora da accertare. Negli scontri un 14enne ha riportato la frattura del setto nasale, con una prognosi di 30 giorni. Il giovane, che sarebbe stato aggredito da almeno due persone, ha poi presentato denuncia presso i militari della compagnia Roma Centro.
Per ora resta ancora da chiarire cosa abbia scatenato la violenta colluttazione avvenuta, tra l'altro, in violazione alle norme anti-covid. I tantissimi giovani coinvolti si sono assembrati nelle terrazze del Pincio senza indossare mascherine o dispositivi di protezione. Anche su questo aspetto i magistrati potrebbero svolgere accertamenti.
Episodio non casuale
In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, circa 300 ragazzi hanno raggiunto piazza del Popolo dopo gli scontri, mentre una parte del parapiglia si sarebbe invece trasferito in una fermata della metro. L'ipotesi più concreta è che la rissa non sia stata casuale, ma che i protagonisti possano essersi dati appuntamento sui social forse per un 'regolamento di conti' legato a precedenti discussioni. Per questo sotto la lente degli investigatori, oltre alle immagini delle telecamere di zona, ai video postati in queste ore sul web e alle testimonianze, ci sono anche profili social di giovanissimi. "Stavamo tutti al Pincio tranquilli, anche dopo - ha raccontato sui social un ragazzo - Non è arrivata manco un'ambulanza". "L'amico mio se ne stava annà e gli hanno dato un cazzotto di spalle", ha raccontato un altro.
Anche oggi in rete sono comparsi video in cui alcuni giovani si danno appuntamento per il prossimo sabato per una sorta di "replica" o "vendetta" da mettere in atto nel cuore della Capitale.
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