Vaticano, Papa Francesco: “No a corruzione nella Chiesa, è andare fuori strada”

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Lo ha dichiarato il Pontefice nell’omelia che ha tenuto nel Concistoro in cui questo pomeriggio, nella Basilica di San Pietro, ha creato 13 nuovi cardinali, di cui nove 'elettori' in caso di Conclave

"Cari Fratelli, tutti noi vogliamo bene a Gesù, tutti vogliamo seguirlo, ma dobbiamo essere sempre vigilanti per rimanere 'sulla sua strada'. Perché con i piedi, con il corpo possiamo essere con Lui, ma il nostro cuore può essere lontano, e portarci 'fuori strada'. Pensiamo a tanti generi di corruzione nella vita sacerdotale. Così, ad esempio, il rosso porpora dell'abito cardinalizio, che è il colore del sangue, può diventare, per lo spirito mondano, quello di una eminente distinzione. E tu non sarai più il pastore, vicino al popolo: sentirai solo di essere un'eminenza. Quando tu sentirai quello, sentirai di essere fuori strada". È questo il passo centrale dell'omelia che Papa Francesco ha tenuto nel Concistoro in cui questo pomeriggio, nella Basilica di San Pietro, ha creato 13 nuovi cardinali, di cui nove 'elettori' in caso di Conclave.

L’omelia

Commentando il Vangelo, il Papa ha spiegato che la strada "è l'ambiente in cui sempre si svolge il cammino della Chiesa: la strada della vita, della storia, che è storia di salvezza nella misura in cui è fatta con Cristo, orientata al suo Mistero pasquale. Gerusalemme è sempre davanti a noi - ha proseguito -. La Croce e la Risurrezione appartengono alla nostra storia, sono il nostro oggi, ma sono sempre anche la meta del nostro cammino".

"Questa Parola evangelica ha accompagnato spesso i Concistori per la creazione di nuovi Cardinali - ha sottolineato il Pontefice -. Non è solo uno 'sfondo', è una 'indicazione di percorso' per noi che, oggi, siamo in cammino insieme con Gesù, che procede sulla strada davanti a noi. Lui è la forza e il senso della nostra vita e del nostro ministero".

“Non usare Dio per l’autopromozione”

Il Papa, in particolare, ha poi puntato il dito contro "un'altra strada", che è "la strada di chi, magari senza nemmeno rendersene conto, 'usa' il Signore per promuovere sé stesso; di chi - come dice San Paolo - cerca i propri interessi e non quelli di Cristo". E ciò significa essere "fuori strada". Sempre riferendosi alla scrittura evangelica, Francesco l'ha quindi definita "una Parola salutare anche per noi oggi. Anche noi, Papa e Cardinali, dobbiamo sempre rispecchiarci in questa Parola di verità. È una spada affilata, ci taglia, è dolorosa, ma nello stesso tempo ci guarisce, ci libera, ci converte. Conversione - ha concluso - è proprio questo: da fuori strada, andare sulla strada di Dio”.

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