È avvenuto questa notte in via della Scafa. L'uomo, che era stato fermato dai poliziotti per un normale controllo, ha tentato di scappare ma è stato raggiunto e bloccato
Ha aggredito, con calci e pugni, i poliziotti durante un controllo questa notte in via della Scafa a Fiumicino. Il responsabile, un romano di 43 anni, è stato arrestato.
L'aggressione
Secondo quanto ricostruito verso la 1.15, gli equipaggi del commissariato Fiumicino in servizio per il controllo del territorio, finalizzato in particolare alla verifica del rispetto della normativa Covid-19, hanno notato la presenza di alcune persone sedute all'esterno di un bar, intente a consumare alcolici. A quel punto si sono avvicinati a queste per procedere alla loro identificazione. Alla richiesta dei documenti, all'improvviso, uno di questi, si è alzato e si è diretto verso uno dei poliziotti cercando di allontanarlo dal bar. Subito dopo, senza un apparente motivo, lo stesso uomo, ha iniziato a proferire minacce di morte contro i suoi stessi familiari, in particolare contro la moglie ed il fratello di quest'ultima. Quando uno dei poliziotti ha cercato di calmarlo, il soggetto con atteggiamento minaccioso ha avvicinato il proprio volto a quello dell'agente quasi a volerlo sfidare. Durante il tentativo di calmarlo, questo, aiutato da altri avventori del bar, che cercavano di sottrarlo al controllo, ha continuato a minacciare gli operatori di polizia, a sferrare calci su tutto ciò che gli è capitava a tiro e a scagliare bicchieri e bottiglie contro gli agenti. Non contento, ha proseguito nel suo atteggiamento aggressivo sferrando un calcio sulla vetrata del bar, infrangendola. Il 43enne ha poi tentato di scappare ma, raggiunto dai poliziotti, è stato bloccato con non poca difficoltà. L'uomo infatti ha continuato a colpirli con calci e pugni.
L'arresto
Accompagnato negli uffici di polizia, è stato arrestato per resistenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale. Identificato, è stato sottoposto alla misura cautelare del "divieto di avvicinamento alla moglie e ai figli", con apposizione del braccialetto elettronico, a seguito di una denuncia per maltrattamenti presentata nei suoi confronti proprio dalla donna, nonché dell'obbligo di presentazione alla P.G. a seguito di arresto avvenuto nell'agosto scorso per resistenza a pubblico ufficiale. Uno degli agenti, ricorso alle cure dei sanitari, ha riportato 4 giorni di prognosi.