Coronavirus Lazio, D’Amato: “Oggi 215 casi, 61% sono link di rientro”

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L’assessore regionale alla Sanità: “Mai così tanti, legati prevalentemente ai casi con collegamenti dalla Sardegna, pari a 97. Sono in prevalenza giovani e asintomatici. Bloccare tempestivamente le catene di trasmissione”. Poi l’appello ai giovani: “Fate attenzione, chi è in attesa dell’esito del referto rimanga isolato. Non siete invincibili”

"Oggi nel Lazio si registrano 215 casi e zero decessi, di questi il 61% sono link di rientro. Oggi è record di positivi, mai così tanti, legati prevalentemente ai casi con link dalla Sardegna 45% (97 casi)". Così l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. "Sono in prevalenza giovani e asintomatici - aggiunge - In questa fase il tema non sono né le ospedalizzazioni, né le terapie intensive che sono assolutamente sotto controllo e non danno alcuna preoccupazione, ma bloccare tempestivamente le catene di trasmissione rintracciando gli asintomatici ed evitare che venga diffuso il virus in ambito familiare" (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE NEL LAZIO).

D’Amato: “Chi è in attesa dell’esito del referto rimanga isolato”

"Rivolgo un appello ai giovani: fate attenzione soprattutto ai vostri familiari e alle persone più care e se siete in attesa dell'esito del referto è opportuno rimanere isolati e non avere frequentazioni". Così in una nota l'assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato. "Non sentitevi invincibili - aggiunge - perché il virus è subdolo e può creare seri problemi a voi e i vostri cari. Nei drive-in si lavorerà sia il sabato che la domenica a pieno regime. Se ci sono delle file da fare - dice ancora D'Amato - dico fin da subito di avere pazienza, perché i nostri operatori sanitari stanno facendo uno sforzo straordinario con le tute a 40 gradi per la tutela della salute di tutti. Così come oggi c'è un'attesa di tre ore per il controesodo da Messina, chiedo comprensione per un'attesa che ha come scopo la tutela della salute di tutti. Non sono molto preoccupato per i casi positivi asintomatici che stiamo scovando grazie a un'opera eccezionale di testing e di tracciamento - conclude D'Amato - ma lo sono per gli effetti che questi possono produrre nella trasmissione all'interno dei nuclei parentali se vengono meno le regole di distanziamento".

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