La tutela al giornalista e conduttore è stata assegnata dalla Prefettura di Roma, secondo quanto si apprende, a fine luglio
Massimo Giletti vive da fine luglio sotto scorta. La tutela è stata assegnata dalla Prefettura di Roma. .La notizia, lanciata dal sito Antimafia Duemila, è stata confermata dallo stesso giornalista al sito del Corriere della Sera: "Sono molto dispiaciuto e non posso dire molto. È obbligatorio, non posso sottrarmi", ha affermato il conduttore di Non è l'Arena su La7.
Le minacce
Il provvedimento nasce dalle minacce rivolte al giornalista dal boss Filippo Graviano, intercettato in carcere, dopo che, durante puntata del 10 maggio scorso, il conduttore aveva letto i nomi dei 300 detenuti usciti di prigione a causa dell'emergenza coronavirus. Minacce di cui il conduttore aveva appreso soltanto a luglio: "Non mi pare proprio normale - aveva dichiarato in un'intervista al Corriere - che io non ne abbia saputo nulla. In questa storia quello che pesa è per l'ennesima volta il silenzio delle istituzioni competenti".
Le parole del direttore di La7 Andrea Salerno
"Massimo Giletti sotto scorta è un pessimo segnale", commenta oggi su Twitter il direttore di La7, Andrea Salerno. "Continuare ad andare in onda con il proprio lavoro, la migliore risposta", conclude.