Gli indagati, tra i quali figurano 4 dipendenti della Società Risorse per Roma spa e un geometra libero professionista, avrebbero richiesto compensi in denaro ai privati che avevano in pendenza istanze di condono di immobili per aggirare la burocrazia, manovrando a loro piacimento le richieste per regolarizzare gli abusi edilizi
Sei persone, tra le quali un funzionario del Comune di Roma, sono state poste agli arresti domiciliari con le accuse, mosse a vario titolo, di corruzione, truffa e falsa attestazione e certificazione. L'ordinanza è stata eseguita questa mattina dai carabinieri della Compagnia Roma Eur.
Le indagini
Dalle indagini sarebbero emerse irregolarità nella trattazione delle pratiche di condono edilizio commesse da quattro dipendenti della Società "Risorse per Roma spa" appaltata dal Comune di Roma per la gestione dell'Ufficio Condono, un funzionario del Comune di Roma e un geometra, libero professionista, che avrebbero agevolato i privati richiedenti nell'approvazione delle pratiche in danno della Pubblica Amministrazione. In particolare, i pubblici impiegati, avrebbero richiesto compensi in denaro dai privati che avevano in pendenza l'istruttoria di istanze di condono di immobili per aggirare la burocrazia, manovrando a loro piacimento le richieste per sanare violazioni edilizie e regolarizzare immobili abusivi. Nel corso dell'operazione è stato notificato anche un decreto di sequestro preventivo per equivalente con il quale è stato disposto il sequestro dei conti correnti di alcuni degli indagati per un valore di 455mila euro.
Le intercettazioni
Nel provvedimento d'arresto sono riportate molte intercettazioni degli indagati che parlano dell'attività illecita senza alcun tipo di precauzione. In un dialogo il funzionario pubblico finito ai domiciliari va dritto al punto. "Abbiamo risolto brillantemente con un ricamino - afferma - ci siamo inventati una lettera...e così abbiamo concordato per me 1500... zona vincolata... abuso edilizio...aveva fatto impiccio, me so' inventato delle cose... bisogna essere, come si dice dal punto di vista del procuratore di Roma, esperti del male per concepire una cosa di questo tipo ...una mente perversa". Parole alle quali l'interlocutore di turno replica serafico: "ah quindi bravissimo, è da galera questa cosa".
Il gip: “Corruzione sistematica”
"Una corruzione sistematica. I fatti contestati sono allarmanti per la consolidata abitualità che esprime la pervasività che li caratterizza. Sono sintomatici della spiccata propensione e disinvoltura, della callidità e navigata esperienza di tutti i protagonisti nell'aggirare e aggiustare pratiche e procedure pubbliche", scrive il gip Claudio Carini nell'ordinanza. "Una azione sotterranea di inquinamento della gestione che si vorrebbe efficiente ed imparziale di interessi generale da parte degli enti a ciò preposti. Le modalità delle condotte - conclude il gip - sono rivelatrici di un concreto, intenso ed attuale pericolo di recidiva specifica che rende necessaria la misura degli arresti domiciliari".
Raggi: “Fiera del dipendente che ha denunciato”
"Vergognosi episodi di corruzione e truffa che vedono coinvolti funzionari Comune e Risorse per Roma. Fiera del dipendente che ha denunciato mele marce. Grazie a Carabinieri e inquirenti per indagini. Noi sempre con lavoratori onesti e contro l'illegalità", ha affermato in un tweet la sindaca di Roma, Virginia Raggi.
Poi, tramite una nota, ha aggiunto: "Contro episodi di questo tipo ci stiamo muovendo attuando processi di smaterializzazione delle pratiche amministrative: nell'ufficio condono, durante il lockdown, abbiamo sperimentato riunioni online, appuntamenti in digitale, tutto tracciabile e documentabile. In questo modo la Pubblica Amministrazione possiede uno strumento in più per evitare interlocuzioni dirette e, quindi, il possibile verificarsi di favoritismi. Questa è la direzione che dobbiamo seguire".
E infine: "Oltre alle mele marce esiste però un mondo di lavoratori dalla schiena dritta, pronti a denunciare episodi di illegalità. Il dipendente che ha denunciato i fatti agli inquirenti ha infatti permesso di bloccare un meccanismo di corruzione. Sono orgogliosa di lui e di chi, come lui, si espone ogni giorno a difesa e tutela dei cittadini. Al nostro dipendente, alla Procura della Repubblica e ai Carabinieri, va il mio più sentito ringraziamento".
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