Si tratta di un sito di proprietà dell'associazione nazionale dei vigili del fuoco, da un paio di anni utilizzato come struttura di stoccaggio dalla Protezione Civile regionale. A presidiare i materiali, davanti all'ingresso della struttura, c'è l'esercito
Le telecamere di Sky TG24 sono entrate nel magazzino dove viene stoccata, in Lazio, la merce forse più preziosa in questo momento: i dispositivi di protezione individuale, al centro di polemiche per la scarsità dei rifornimenti. Si tratta di un sito di proprietà dell'associazione nazionale dei vigili del fuoco, da un paio di anni utilizzato come struttura di stoccaggio dalla protezione civile regionale. A presidiare i materiali, davanti all'ingresso della struttura, c'è l'esercito. All’interno mascherine Ffp2 e Ffp3, tute di protezione, quintali di disinfettante, tende per allestire ulteriori triage, respiratori. Ci sono anche gli aiuti ancora da smistare: quelli russi già distribuiti, quelli cinesi e indiani lo saranno a breve.
Tutti i dispositivi di sicurezza che poi vengono inviati agli operatori sanitari passano da questo sito, e da qui vengono smistati secondo le esigenze dettate dall’autorità regionale per la sanità. Le distribuzioni sono affidate a una fitta rete di volontari in ausilio alla protezione civile, che invece in tutta la Regione Lazio conta circa 40 dipendenti.
Le parole del capo della Protezione Civile Lazio
"Stiamo facendo il possibile, anche affittando aerei, per portarli qui e metterli a disposizione. A questo va anche aggiunto un problema serio legato ai vettori di trasporto: in questo momento trovare metri cubi disponibili su aerei cargo diventa una sorta di lotteria”, sottolinea Carmelo Tulumello, Capo della Protezione Civile regionale. “La Regione Lazio sta dando in distribuzione a tutti i Comuni un quantitativo di mascherine, non per operatori sanitari ovviamente, ma per chi, anche nei piccoli comuni, sta operando per garantire i servizi essenziali per avere una vitalità amministrativa delle comunità", spiega. "Le donazioni, al di là della quantità, sono inestimabili", conclude Tulumello.